martedì 23 agosto 2011

Fango.


Una vecchia lettera che scrissi a Fidanzato, e che voglio condividere con voi :)



Per la cronaca, le cose (tra noi) vanno bene più che mai, e il 3 settembre partiamo per Barcelona :D


Fango.

Io volubile come l'acqua. Tu solido come la terra. E il nostro zodiaco che ci asseconda.
Insieme una cosa sola, come fango.
Quando e dove finisco io e inizi tu? Dov'è la linea di demarcazione che ci separa? Siamo due sfaccettature di una stessa cosa? Perchè il non averti accanto è come non avere un braccio?
Non è più una perdita di identità, stavolta non si tratta di annullarsi totalmente per un'altra persona.
E' il perdersi dentro di te e non riuscire più a capire dove sei tu e dove sono io. E' intrecciare le mani e non capire quali siano le mie dita, non capire dove finiscano le mie e inizino le tue. E' il guardare allo specchio delle braccia e delle gambe nude, e vedere solo un groviglio di arti senza inizio nè fine. E' come essere fango. Assumere la forma che tu, da mio demiurgo, mi imponi, e fare altrettanto con te.
Creiamo una forma armonica in cui le tue dita e il mio corpo sono un tutt'uno, sono dove devono stare, sono nel posto che aspettano da sempre. Quanto a fondo riesco ad andare quando mi perdo nei tuoi occhi e tu nei miei? Cosa riesco a vedere? Arrivo a scorgere la visione che hai di me? Riesco a sentire quello che non vuoi dirmi? Riesci a sentirmi, lì poggiata sulla tua spalla? E tu cosa senti quando respiri il mio respiro? Le promesse taciute, l'amore corrisposto, lo stesso ardore che ci brucia, sognandoci da svegli e desiderandoci da addormentati, le domande inespresse? Riuscirò a immergermi mai del tutto in te? Sarà per sempre?
Prendimi, possiedimi, accoglimi, perché così, allo stesso modo, ti prendo, ti possiedo, ti accolgo io.
Come amica, sorella, amante e compagna, tu come amico, fratello, amante e compagno.
Ti amo. Ed è così vero da far male.

5 commenti:

  1. Ma che belle parole...Invidio te perchè le hai scritte e oggi non ne sei pentita!

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  2. posso dirti una cosa?

    premetto di essere un uomo e non so perchè mi sono trovato a leggere queste parole, in questo blog partendo da un profilo fb.
    Giò che ci sono mi presento, anni 35, curioso, e finito qui. Non mi sento uno sfigato, piuttosto fortunato e realizzato in ogni campo della vita, e non vorrei avere la vita di nessun altro uomo.


    Questa lettera è bellissima, e nella mia vita ne ho ricevute, ma mai di un'intensità simile.

    Ora, non vorrei dilungarmi nei  complimenti considerando che non so neanche se sono ben accetto qui, rispetto il tutto, ma ci tengo a dire che queste parole colpiscono e colpiscono.

    Complimenti all'autrice!

    G.

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  3. Grazie mille :D

    E ovviamente tutti gli uomini sono bene accetti qui, basta che non comincino con la tiritera del "fate così perchè siete tutte cornute2 che si escono dal cilondro ogni volta -.-

    Come si può vedere, siamo anche felici (e alcune promesse spose :)  )

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  4. il discorso è questo:
    vi ringrazio per essere stato accettato, e non sarò certo io a dirvi la solita tiritera, anche perchè ditemi voi chi non è cornuto, o chi non è sempre il solito e blablabla...
    e solite cose a parte, non è questione ne di intelligenza ne sensibilità, ma trovo meravigliosa quella poesia messa a forma di lettera scritta in illuminazione amorosa, perchè ditemi se l'amore non illumina, così come la morte spegne, perchè i motori della vita sono qualcosa di diverso dall'amore e dalla morte? E la morte dell'amore non è qualcosa che ci uccide quanto la primavera di un amore ci fa rinascere e godere di ogni cosa?
    signore carissime uomo o donna non cambia il concetto, nella vita o si è o non si è...
    ma tutto ciò che di importante c'era e c'è da imparare l'ho imparato dalle donne che ho amato e amo, non certo dagli uomini...

    un saluto, intenso.

    G.

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