mercoledì 22 dicembre 2010

Jingle Bells

Dunque, dunque, dunque...è Natale! Per chi non se ne fosse accorto.
Io ho scritto la lettera a Babbo Natale...devo solo inviarla all'indirizzo: Rovaniemi, Lapponia, Circolo Polare Artico (nonostante ogni anno mio padre mi dettasse l'indirizzo completo, io continuo a non ricordarlo!)
Bè, sarebbe bello poter tornare bambini...eh!
Questa è la mia letterina:


Caro Babbo Natale,



eh si, lo so, c'ho 20 anni e ancora ti scrivo la letterina. Ma cosa vuoi farci, sono rimasta bambina dentro, e di crescere, proprio non mi va!



Veniamo al dunque, inutile fare giri di parole, lo sappiamo che sei ricco e che ogni anno, in questo periodo tutti si sentono liberi di farti richieste d'ogni genere.



Temo che per te prenderle sul serio sia una questione della massima importanza!



Mah, insomma, in quanto 20enne tendente terribilmente al +1, cosa potrei mai desiderare?



Fosse possibile ti chiederei la pace nel mondo, la fine della guerra, la morte dei cattivi (leggi Berlusconi), il senno, la coerenza, la salute mentale, la salute fisica, la libertà di pensiero, di stampa, di parola.



Lo so che 'ste cose non si possono chiedere, perchè tu, guarda caso, non puoi portarmele, né una alla volta, né tutte insieme.



Magari potrei chiederti un 30 cum laude al prossimo esame, ma so che è una cosa che riguarda solo me e il mio impegno (nonché la mia calcolatrice,la mia vista, la mia memoria) .



Ma caro Babbo Natale, cosa mai potrei chiederti?



C'hai i soldi? Dammene qualcuno...ma tanto non me li godrei perchè infondo, non mi interessano più di tanto.



Mi interessa della vita...



no, non lo so.



Mi interessa d'esser felice e di trovare qualcuno con cui essere felice. E la felicità non lo so manco di che materia è fatta, so solo che se è condivisa è qualcosa di assolutamente meraviglioso, e io vorrei condividerla più che posso.



Mi interessa, caro Babbo, di avere un vita sufficientemente complicata (come direbbe Winnicott), che mi fornisca il giusto quantitativo di pensieri e i giusti momenti di tranquillità.



Augurerei questo anche a tutti gli altri, se così gradiscono.



Mi piacerebbe, caro Babbo, d'esser circondata di sorrisi, d'aver sempre un obiettivo da raggiungere, di trovare spesso una mano tesa lì per aiutarmi, e di saper tendere io la mano agli altri, d'esser utile a chi mi vuole, e anche a chi non mi vuole. Vorrei poter realizzare mille sogni, o anche trovarne uno solo che valga la pena d'esser vissuto.



Te lo dico, mi piacerebbe volare. Con la mente, con il corpo, con il cuore. Volare e volare.



Altre volte vorrei saper usare il teletrasporto e raggiungere in un attimo il luogo in cui dovrei essere.



Mi piacerebbe trovare sempre la spinta, la volontà, la determinazione, in me e negli altri per andare avanti, per guardare al futuro senza temere gli ostacoli, senza esser spaventati dall'ignoto.



Vorrei che questo bastasse.



Mi piacerebbe, poi, una dose piuttosto abbondante di coraggio, da regalare, e un po' da tenere, il coraggio per cacciar le unghie e per parlare, per non temere d'esser fraintesi, per non temere d'esser aggrediti.



Oh, caro Babbo, lo so che saresti più felice se ti chiedessi, che so, la casa di Barbie, ma quella già ce l'ho. Potrei chiederti un scorta di calzini, un Wacom Tablet sufficientemente buona, una custodia per il portatile, di quelle carine però, non quelle cinesi, potrei chiederti materiale da disegno, carta in quantità industriale, o chiederti addirittura un armadio nuovo (cioè proprio il mobile, non il contenuto!), un pupazzo di barbapapà(anzi, di Barbabarba che è il mio preferito), la tazza di Eyeore della Disney, o un bel pigiama nuovo,un completo intimo, blu se possibile, o verde petrolio, che è il mio colore preferito(io lo chiama verde acqua scuro, altri dicono che è turchese...mah!),The Sims3, o i libri di svedese che vò cercando (tipo "På Svenska"), anzi no, regalami un viaggio, dove vuoi, ma di almeno un mese...minimo! Sono tante le cose che mi piacerebbe ricevere, se avessi ancora tempo e voglia l'elenco lo continuerei, ma so che non è questo ciò che conta.



Eh, sarà che siamo fatti per essere insoddisfatti però ho deciso che...Sai che c'è Babbo Natà? Tieniteli tu i regali, che io sto bene così.

Ne approfitto per farvi gli auguri! Buon Natale!! :)

domenica 12 dicembre 2010

Question marks

È da un po' che la mia relazione con ragazzorefrattarioalromanticismo va avanti e il fatto che stia andando avanti promette bene.
Solo che io sono confusa, sono piena di domande che non trovano risposta, perché lui non riesce a rispondere. Sono domande del tipo "perché non stiamo insieme?" oppure "perché non riesci ad amarmi?".
Il punto è che io non voglio forzare nessuno, sto aspettanto paziente, ma più aspetto e più questa confusione dentro me diventa angoscia.
In un altro momento della mia vita non avrei resistito così tanto, avrei mollato tutto e sarei andata via. Ammetto che a volte mi viene di prendere e lanciare tutto per aria. Mi dico di essere stupida a farmi trattare così, mi dico che aspettare non servirà a nulla con lui che risponde sempre un deciso "no" se gli chiedo "mi ami?". Però non è così facile. Dovrei andare via, lasciarlo, ma c'è questo legame che mi impedisce di allontanarmi da lui. Come questa sorta di speranza che un giorno si sistemerà tutto, che se do il meglio di me non può non innamorarsi.
E che io nutra cotanta speranza è dovuto, in parte, al fatto che ho visto dei cambiamenti in lui e nella nostra storia: fino a qualche mese fa io ero tenuta ben nascosta a tutti; fino al mese scorso lui si considerava single.
Ma se mi stessi semplicemente illudendo? Se stessi costruendo solo castelli sulle nuvole?
Queste sono le domande che mi ronzano in testa durante il giorno, domande che sogno la notte quando mi sveglio di botto con un sobbalzo.
Le uniche certezze che ho sin ora è che ho un relazione senza etichetta terminologica con una persona che non mi ama e non sa se riuscirà mai ad amarmi. Che dice però di volermi bene e di reputarmi importante.
Come mi dovrei sentire?

venerdì 10 dicembre 2010

The final Break Down

Care Bridgets,
forse è davvero, finalmente, giunto i momento di scrivere il capitolo finale di questa storia di me**a.
Al momento, per dirla tutta sono talmente arrabbiata che mi stupisco di come faccio ancora a mantenere un contegno.
P mi aveva chiesto di accoglierlo a Roma per il suo ritorno. Cosa per me non facile, poiché sarò a casa (nel mio paesino) dal 17 dicembre, e lui torna il 22. Mi ero convinta che per sistemare la situazione sarebbe stato bello poter approfittare della casa vuota e dell'atmosfera di Roma. Mi ero convinta davvero.
Andava davvero tutto liscio, mi potevo dire anche quasi felice. Poi, nel bel mezzo della lezione di statistica mi arriva un messaggio da Domi, mia amica e "consulente sentimentale" che recita tipo:"Ho visto il nuovo stato sentimentale di P su facebook...come stai?"
Sapendo che il suo stato è sempre stato, nonostante tutto, "fidanzato ufficialmente" anche dopo aver lasciato l'altra, chiedo con le mani che già in tremore "Che stato?"
Impegnato.
Ragazze il tipo s'è impegnato.
Vi rendete conto?
No, io ancora non riesco ad arrivarci.
MA CHE C'HAI IN TESTA? BRUCHI?!?!?
Pur sapendo che certamente avrebbe avuto il cellulare italiano spento gli mando un sms "Tu...saresti...impegnato?"
Ovviamente nessuna risposta.
Ovvio.
Ora, capirete bene che io il 22 non sarò a Roma, ma a casa mia, vicino al fuocherello.
Che non voglio vederlo neanche da lontano quest'essere infimo, pessimo e disgustoso.
Non mi fa male il fatto che si sia "impegnato"...ma il fatto che non mi abbia detto NULLA!
E questo vuol dire una serie di cose: 
1. Mi ha mancato di rispetto come AMICA (che poi lui mi dice che sono la sua migliore amica!)
2. Mi ha mancato di rispetto come PERSONA 
3. Allora tutto quello che ci siamo detti prima della partenza dov'è andato a finire? (Ho bisogno di te, ti manderò la buonanotte tutte le sere, ci vedremo a Natale, mi piaci, mi mancherai, provo qualcosa per te, ecc..ecc...ecc..)
4. E' un enorme e sconfinato EGOISTA e NARCISISTA.
5. La sua ex AVEVA RAGIONE
6. Vaffanculo.

Sto aspettando che sia lui a contattarmi in un modo o in un altro, perché se lo faccio io credo che non sarei in grado di trattenermi dallo spaccare tutto.
Di fatto, con me, ha chiuso.
Se davvero sono importante (la persona più importante della sua vita!), soffrirà per la mia assenza, e sinceramente in questo momento voglio che soffra come un cane, così come ho sofferto io.

No alarms and no surprises


Avevo lasciato una questione in sospeso ed è bene che ora vi aggiorni.



Avevo deciso di parlare con CapitanFenomeno perché era l'unica cosa possibile da fare ma per svariati motivi non ci ero ancora riuscita ma finalmente ce l'ho fatta (il pubblico esplode in applausi incontrollati perché ormai nessuno sperava più in una svolta)



Gli mando un sms per chiedergli di vederci perché avevo una cosa da dirgli e ci siamo visti.



Scena: automobile, sua.



Luogo: sotto casa, mia.



Spegne la macchina e io comincio a parlare come un fiume in piena, gli dico che non mi è indifferente (ridicolo eufemismo per non dirgli che me lo sogno anche la notte) ma che so già che per lui le cose sono diverse e che, quindi, non mi sono fatta né illusioni, né aspettative.



Finisco questo bel discorso (che mi ero ripetuta mentalmente qualcosa come ventordici miliardi di volte e che poi a voce si è rivelato qualcosa di sgrammaticato e inascoltabile) e poi mi giro a guardarlo per vedere una sua reazione. Lui guarda fisso davanti a sé, credo un po' in imbarazzo, quando ad un certo punto lo vedo ridere (ricordatevi questa parte e ricordatevi anche che non era un sorriso di circostanza della serie “e ora come strazio glielo dico che lei non mi piace?” ma era, o meglio, sembrava, un sorriso di felicità) e io tra me dilaniata dalla voglia di sapere pensavo “Di' qualcosa invece di ridere!”.



Comincia a parlare e vi scrivo qua le frasi salienti “Io con te ci sto bene, lo sai”, “Anche io...” (frase lasciata a metà NON SI SPIEGA PER QUALE MOTIVO), “Io mi trovo benissimo con te” (sì questa frase l'ha usata decine di volte”, “Per ora non posso” (non si capisce quale strana forza gli impedisce di agire come vorrebbe) e cose così.



 



In sostanza quello che ho pensato io è che a quanto pare la cosa è ricambiata (altrimenti non si spiega il sorrisone e le frasi come “anche io...” lasciate a metà che facevano intendere che sia interessato alla sottoscritta) che lui ha paura. Non so di cosa ma ha paura. Forse di come potrebbe andare tra noi, non so. Anche perché se non fosse stato interessato credo che mi avrebbe detto le solite frasi trite e ritrite del genere “ci tengo a te ma ti vedo come un'amica”. E quindi su di lui c'è un enorme punto interrogativo portato avanti da non so quali dubbi.



In definitiva io posso dire di aver fatto il mio “dovere”, ho parlato con lui, non mi sono fatta illusioni ed ecco perché adesso sono veramente tranquilla e non l'ho presa male... qualcuno direbbe che adesso sono diventata più matura (il pubblico scoppia in fragorose risate) e so che comunque il prossimo passo, se mai ci dovesse essere, dovrà venire da parte sua dato che mi ha fatto intendere che ci avrebbe pensato.



Adesso quello che mi stranizza un po' è che lui mi cerca forse ancora più di prima e non sembra volersi allontanare e questo aggiunge altre domande al mio elenco. Boh le vacanze sono ormai vicine e avrò modo di vederlo più spesso, magari la situazione evolverà in qualche modo.

giovedì 9 dicembre 2010

M’ama o non m’ama.. mi fido o non mi fido..

Che fare, che dire…
Una nuova storia d’amore, credo di amarlo, o meglio, di cominciare ad amarlo ma i dubbi mi assillano.
Viviamo gia insieme, lo chiamo per una stupidaggine, non risponde e mi tormento sul motivo, stagga le foto su fb perché non se la sente di farsi vedere già con un’altra e mi incazzo come una iena.. Per lui questi cominciano ad essere scogli perché non si sente capito. Ieri mi ha detto di voler andare dal padre per le feste, lui vive dove vive l’ex. Io non mi sono incazzata, ma per me questo è un problema, so che che se deve tornare da lei meglio prima che dopo, so che devo fidarmi e comunque devono vedersi per forza perché si son lasciati per telefono.. ma io non riesco ad accettarlo, devo farlo ma come?? Il magone mi accompagna, ho paura che si comporti come il mio ex...

domenica 5 dicembre 2010

Here I am

Hola bridgets! eccomi, richiamata all'ordine! anch'io piena pienissima di cose da fare, una casa da mandare avanti, una stronza-che-gironzola-intorno-al-mio-ragazzo da richiamare all'ordine a sua volta, un colloquio di lavoro andato male...
Ma andiamo per ordine: la
stronza-che-gironzola-intorno-al-mio-ragazzo non è ancora stata richiamata per bene visto che per forza di cose non ci siamo ancora viste... ci siamo però sentite via feisbuc dove l'ho opportunamente minacciata di morte.
Il colloquio andato male.. vabbè, solita storia: colloquio di gruppo estenuante, colloquio personale in cui tu ti illudi e poi l'immancabile "le faremo sapere". E quindi ti cadono le braccia alle ginocchia,
Ma poco male, non mi dispero perchè almeno così mi godo in Natale e il Capodanno in Spagna senza problemi di non poter chiedere giorni al lavoro.. e ricomincio l'anno prossimo a cercare qualcosa.
A Natale saranno altri i problemi, cercare di non recuperare in 2 settimane quei 6 kg faticosamente mandati giù in mesi di duro lavoro... 
Un abbraccio collettivo a voi, mie care!

lunedì 29 novembre 2010

Perché noi (non) valiamo.

Ciao Briggezz.
Dopo la vibrante scomunica con annesso rifiuto di perdono cristiano da parte della severa Cerveza, torno con questa mia addirvi... una cosa che mi sembrava importante che sapeste, nel caso non la sappiate già.
Avvenne per esempio che io vivo nel Lazio, ridente terra più o meno verso metà dello stivale (sempre nel caso non lo sappiate già). Qui, da qualche tempo, imperversa una giunta regionale capeggiata da un volitivo donnino a nome Renata Polverini, appartenente, nel caso non lo sappiate già, alla stessa fazione politica del governo attuale.
Che poi, uno dice che sono maschilisti, ma non è vero, amiche Briggezz, è una menzogna! Guardate invece quanto spazio stanno dando a noi donne: la riforma Gelmini chi l'ha proposta? Una donna! La Polverini chi è? Una donna! La Moratti? Sempre una donna!
Siamo salite alla ribalta della cronaca parlamentare, basta con l'essere politicamente ignorate, evviva le quote rosa!

Ed è ancora una donna, Olimpia Tarzia, che ha fatto una proposta di legge molto coraggiosa: smantellare lo stato attuale dei consultori, qua nel Lazio, e affidarli a volenterose cooperative private.
Nel caso non lo sappiate già, i consultori sono per lo più postacci per morti di fame che non possono permettersi, che so, una visita specialistica da un ginecologo, o dove psicologi e medici sfigati cercano inutilmente di istruire quelle teste vuote dei poveracci fornendo una specie di assistenza primaria (gratuitamente, quindi qualitativamente scarsa) alle fasce sociali che i comunisti si ostinano a chiamare "deboli" - chi gliel'ha chiesto, a loro, di essere poveri? colpa loro che non si sono saputi dare da fare, nella vita... -.
La signora Tarzia è scaltra, ha capito che tutte quelle altre baggianate tipo le vaccinazioni, i corsi di preparazione e assistenza al parto, il supporto psicologico, non sono altro che una bieca copertura alla vera finalità di questi luoghi: i consultori non sono che macellerie adibite a quello scempio morale, etico, politico, costituzionale, intergalattico che è l'interruzione volontaria di gravidanza (IVG per gli amici) (aborto per i conoscenti).
Difatti, nella sua nuova proposta, oltre ovviamente a tagliare i fondi per queste strutture pubbliche perché, come ogni bravo oncologo potrà confermarvi, il primo passo per combattere un tumore è togliergli l'apporto di sangue -affamarlo insomma-, ha specificato che, per il bene sacro e indistruttibile della Famiglia, istituzione sulla quale si fonda il nostro Stato, è opportuno che i servizi vengano piuttosto affidati, come dicevo prima, a cooperative esterne.
Queste dovranno spiegare per benino alle dissennate donne che vogliono uccidere il frutto del loro seno che è peccato, e avranno a disposizione un intero comitato etico dalla composizione non meglio specificata per meglio adempiere a questo compito. Le folli dovranno rilasciare una dichiarazione scritta in cui confermeranno l'intenzione di voler compiere l'insano gesto, e i nuovi fulgidi consultori potranno ricontattarle per provare con ogni mezzo a farle tornare sulla retta via.
Su come sarà strutturata l'organizzazione di tutti gli altri servizi attualmente forniti dai consultori la buona Donna Olimpia non si diffonde più di tanto, conscia della loro fondamentale inutilità: perché andarsi a cercare un mediconzolo di serie B in un posto senza riscaldamento ( suvvia, lo sappiamo tutti come funziona il Pubblico, in Italia: una volta mancano i cerotti, una volta le siringhe, una volta le sedie...) quando invece ci sono in giro fior fior di specialisti che, a fronte di un congruo pagamento perché mica avranno studiato anni e anni per niente, bisogna dare  Cesare quel che è di Cesare, forniranno lo stesso identico servizio? Bisogna evitare gli sprechi, ecco, abbasso le ridondanze, è questo l'ennesimo, solido e positivo messaggio che la signora Tarzia ci regala con la sua nuova proposta di legge.

Come non essere dalla sua parte?
Come non schierarsi affianco a persone come lei, affianco a persone come Mariastella, contro questo bieco oscurantismo dei comunistardi che vorrebbero un'Italia disintegrata, le famiglie distrutte, un immobilismo che ci condurrebbe tutti alla rovina?

Perciò, Briggezz, ho voluto portarvi questo esempio, nel caso non lo conosceste già. Perché poi le riforme sono una gran cosa, una mente illuminata facilmente spande la sua luce tutto intorno, e di certo a molte altre persone si apriranno gli occhi sulla scia della luce emanata dall'ottimo consigliere Tarzia e chissà che un giorno questo doveroso dibattito non si propaghi per tutto lo stivale, chissà che proposte come la sua non divampino dal Friuli alla Sardegna, dal Piemonte alla Sicilia.

Perché noi donne valiamo.

giovedì 25 novembre 2010

E non si può mica pretendere...

Avete presente l'uomo perfetto?!?!?
Quel tipo di uomo che, se  la sua donna subisce un'operazione da due minuti per la rimozione di una ciste, la fa stare a letto, riempiendola di coccole e parole dolci, le prepara pranzo e cena per 3 giorni di fila, lavando pure i piatti...e la sgrida dolcemente ogni volta che si alza anche solo per prendersi un bicchiere d'acqua?!?!?!
Bhè...questo è il mio uomo!!!
Ecco...ora potete anche smettere di pensare "ma te guarda che culo questa!!!"
Perchè care mie, l'uomo perfetto non esiste...ed il mio non lo è sicuramente!!!
Ed eccone spiegato il semplice  motivo...
Dovete sapere che circa un mese fa sono rimasta senza lavoro...e ieri mio fratello mi ha proposto di fare la babysitter per suo figlio, e non a titolo di "zia che tiene il nipote", dato che verrò pure remunerata...
Naturalmente accetto...ed ecco che oggi mi sono trovata catapultata nel mondo di mio nipote...sino alle ore 13:00.
Finisco di lavorare, ed avverto il mio uomo che non c'è bisogno che mi venga a prendere...perchè ritorno a casa con i suoceri di mio fratello...
Ecco...qui entra in scena il fattore X
Riepiloghiamo....finisco di lavorare alle 13:00, avverto il mio uomo che mi accompagnano....entriamo in macchina...iniziamo ad incamminarci verso casa....e nello stesso istante, tutti gli abitanti di Catania entrano nelle loro macchine...ed eccolo....il fattore X...città bloccata...arrivo a casa alle 13:45 (sarei dovuta arrivare alle 13:10)
Apro la porta...ed inizia il dialogo:
Io: Ciao amò
Il mio uomo: Ciao amò
Io: Mi rilasso 10 minuti ed inizio a cucinare...
Il mio uomo: Ma io alle 15:00 devo essere a lavoro
Io: Ma scusa amore...sono appena tornata...visto che ritardavo, potevi iniziare a cucinare...no?
Il mio uomo: Ma scusa...allora potevi dirmelo che mangiavo solo...invece di aspettarti!!!
Io: Ma se vedi che ritardo che ti costa iniziare a cucinare??? E se ritardavo ancora....non mangiavi???
Il mio uomo: Avrei mangiato fuori dopo...

A questa risposta tronco la discussione...mantendendo la calma...non ho voglia di litigare....e dopo due minuti ricomincia lui, urlando, dicendo che la colpa è mia...che voglio sempre ragione....che dovevo arrivare prima...ed io ad ascoltare...con calma...cercando di dire le mie ragioni....e lui di nuovo a urlare che voglio sempre ragione...anche quando non ne ho!!!

Allora...a parte che ho palesemente ragione...perchè non credo di avergli detto chissà quale insulto...io credo di aver anche capito perchè l'uomo perfetto non esiste e non esisterà mai...esistono semplicemente uomini, che durante l'arco della loro vita, hanno momenti di on e off del cervello....e più sono stati perfetti nella loro fase on...minore sarà lo sforzo che metteranno nel litigare nella loro fase off...causando così liti senza nè testa nè piedi!!! E' solo un'alternanza di alti e bassi...bisogna solo trovare l'uomo col giusto equilibrio...

martedì 23 novembre 2010

Con le gambe ad angolo

Come si fa a resistere ai soavi rimbrotti di MadamaCerveza? Non si può.
Giustamente.
E difatti pur essendo una scapestrata, eccomi qua ad adempiere al mio bloggesco dovere.
Innanzitutto, confesso che vi leggo poco, e pure di fretta, colleghe Bridgets: potrete mai perdonarmi per questo? Il fatto è che non ho tempo. Non ce la faccio financo a scrivere sul mio, di blog, e di tanto in tanto lo aggiorno solo per costringermi a scrivere in modo bloggesco e demenziale, sommersa dalle lezioni di un'università che dovrò pur - prima o poi - finire, dalla gestione di una casa sita in un condominio che ricorda molto da vicino la torre di Babele nel suo periodo decadente, da un Uomo con cui il rapporto è tanto passionale da richiedere una mole di energie spropositata - sia quando si tratta di questioni orizzontali, sia quando cominciamo a usare i piatti dell'ikea a mo' di frisbee mirando alla testa dell'altro con un sottofondo di urla belluine: "nummedevicaca'ercazzoteestecazzodeparanoieeeeehhhhh"; "seiunostronzoegoistavattenaffanculooooohhhhh"; ecc. -.
Poi c'è questa cosa che io non è che ci ho mai creduto più di tanto, o amichebriggezz, però ultimamente forse un tocchettino comincio a crederci.
E questa cosa è la scrittura.
Presempio, che qualche tempo fa una mia amica di feisbucche che lei e il compagno hanno scritto dei libbri di quelli che un editore viene e te li pubblica, mi ha chiesto a me e a certi altri tizi seppercaso ci andava di leggere dei nostri racconti su un tema in particolare alla presentazione di questi libbri. Io ho detto sì però mi facevo sotto dalla paura a leggere una cosa mia alla presentazione di un libro di qualcun altro, che tra l'altro questa cosa mia mi sembrava pure abbastanza una schifezza avendola scritta in una mezz'oretta scarsa e non ci avendoci nemmanco ricontrollato bene l'ortografia che infatti alla mia amica gliel'ho mandata che da qualche parte c'era pure scritto "un'altro" perché avevo cambiato sostantivo e poi avevo corretto l'aggettivo sì, e l'articolo no.
Vabbè.
Alla presentazione io ho letto questo fatto e c'era Uomo tra il pubblico, ammé mi tremaveno le gambe mentre dicevo quelle cose ad alta voce e la gente mi guardava, quando ho finito mi hanno fatto l'applauso e Uomo aveva gli occhi strani e io ho pensato "ecc'aa'llà, si vergogna, ho fatto schifus", invece lui ha detto "amore, li hai pietrificati tutti", e io un po' tremavo, ebbene sì, amicheBriggezz, non ridete, tremavo un po'.
E poi alla fine di tutta la presentazione di questi due libbri c'erano gente che mi fermava e mi diceva occomeseibrava, fai teatro?, no, macché, ah, eppure sembrava di sì, comunque complimenti. Anche la mia amica e il suo compagno mi hanno fatto delle dediche troppobbellissime sui libbri, e siccome loro sono due acidi maledetti tutti e due con gli esordienti quelle dediche per me valgono anche doppio, così come vale doppio che lui, lo scrittoro, mi ha detto serio serio "mi raccomando, vai avanti, scrivi!". 
Quello che poi vale decuplo è che l'editore - ebbene sì, pare che alle presentazioni ci vadano anche gli editori - mi ha fermata e mi ha detto "chemmicaciaiqualcosadamandarmi?". Io sono diventata tipo come i bambini quando fanno la cacca e si bloccano lì sul posto in preda a un attacco di catatonia. Immobile.
E poi, grandissima stronzadeficiente che sono, ho risposto: "no".
Perché con tutto quello che è successo quest'estate, con l'ansia per papà, con gli esami, con tutto quel rotolarsi su ogni superficie rotolabile con Uomo, non ho scritto due righe in croce che fossero due, o perlomeno nulla di decente e presentabile a un editore che ti chiede secciaiqualcosadamandargli.
Però nel frattempo Uomo mi si è avvicinato, mi ha preso la mano, e allora ho aggiustato il tiro.
"Cioè, in realtà avrei una mezza idea per un romanzo. Ma è solo un'idea, per l'appunto, e pure mezza, per giunta".
"Non fa niente, quando hai qualche capitolo mandamelo, così, senza impegno, e vediamo come va... ok?".
Guarda come dondolo guarda come dondolo coooooon il twist... le ginocchia tremano... twist twist!

E insomma niente, ecco, adesso scribacchio, poco, butto giù idee, con calma, leggo Saramago Atwood Calvino e mi riprometto di riprendere in mano Gadda, ho poco tempo per tutto e quel poco che resta se lo mangiano i criteri diagnostici del DSM-IV, che sono praticamente diventati il mio svago serale.

Ecco, penso che questo sia il mio post più incasinato e scritto peggio di sempre, però in compenso posso dire che la DIAS è ben lontana.
Che magari a voi non ve ne frega niente.
Ma per me è una gran cosa.

lunedì 22 novembre 2010

chocolate please!


Approfitto per fare una pausa dal mio NON-STUDIO per scrivere un post, dato che sono mesi che non lo faccio... dovrei anche prepararmi psicologicamente per il colloquio (il mio primo colloquio!) ma preferisco cazzeggiare, ché il cazzeggio è una religione e io sono la prima credente praticante e mi hanno insegnato che non si girano le spalle alla propria religione. 

Inoltre, nonostante io viva nell'isola a tre punte, (quindi decisamente più vicina all'Africa che al freddo continente europeo) a quanto pare non sono autorizzata a pretendere temperature miti anche d'inverno. In altre parole? Sto congelando, cazzo! E questo poco giova alla mia temporanea condizione di donna mestruata. 
Ma poi, ok, il ciclo ci tocca, i dolori pure, gli sbalzi d'umore pure ma perché infliggerci anche le voglie di una donna gravida? Io mi distruggo facendo Aeroboxe (che è una roba fighissima e brucio più calorie di quelle che mangio) e poi con 2 o 3 giorni di sindrome pre-mestruale e la conseguente voglia di cioccolata anniento il lavoro di una vita... ma perchéééééééééééé? Tipo per esempio due giorni fa ero sola in casa, avevo voglia di cioccolato e niente robe al cioccolato al casa -che poi mia madre non mi ascolta mai quando le parlo ma evidentemente ha sentito benissimo quella mezza volta che le ho detto di non comprare dolci perché "devo condurre una viti sana e il cioccolato può essere un nemico per questo proposito"- e quindi ero disperata e isterica e somigliavo molto ad un tossico in crisi d'astinenza ma questo non ha mosso la pietà della mia austera genitrice che ha pensato bene di farmi soffrire per altre 24 ore (e poi mi chiedono perché sono sempre stronza... indovinate da chi ho preso?) prima di farmi intravedere presenze di cioccolato in casa è solo in quel momento mi sono calmata. 
La vita di una mestruata è davvero dura mie care!

sabato 20 novembre 2010

No, non sono io ad essere esagerata!

Ma salve care Bridgetsssss (siamo tante, tante "s"). Sono tornata a voi finalmente (ma anche chi se ne frega, penserete voi) dopo 40 ore di straordinario al mese e rotture di pc.
Sappiate che ora vi metto in riga, guai a chi non posta entro il 13/12 ( il giorno del mio esame di guida... Si, sto finalmente prendendo la patente, un pò in ritardo lo so, ma era bello avere sempre l'autista *_*).

E voglio parlare di una cosa che a me fa uscire fuori dai gangheri (che espressione adorabile XD), anche se Fidanzato si ostina a dire che io sono esageratamente femminista e lui non ci vede nulla di male in quello che sto per raccontarvi.
La verità è che anche lui è uno sporco maschilista.

Ma ditemi voi cosa ne pensate. L'argomento bum bum è: La Pubblicità.
A parte le donne mostrate nude anche per pubblicizzare gli auricolari del telefonino (sarebbe scontato parlare di ciò), i pubblicitari ci regalano tante di quelle perle sessiste che sono talmente subdole da passare quasi inosservate.




AMORE E' PER TE????????????????????????
Ma siamo impazziti? Ma alza quel culo e pulisci casa, deficente decerebrato!
E' la donna che DEVE pulire casa, è la DONNA che deve spazzare, spolverare, lavare i piatti e fare la domestica, è la donna che DEVE fare in modo che una casa non diventi una tana, mentre l'uomo sta in panciolle davanti al divano.
MUORI!



...MUORI!



Aspettarsi di più dalla vita è scoparsi una bionda ventenne, non costruirsi un futuro, una casa e una famiglia, giusto? Secondo quale classifica questo è DI PIU'? Quella maschile, mi pare ovvio...
MUORI, tu e la ventenne!

L'importante è che fanno piovere polemiche e creano anche fruppi di facebook contro pubblicità come questa:



Ecco alcune delle note al video su youtube:





aleonorium

1 mese fa
il nostro orgoglio che lo tingiamo ti rosa...che schifo, fottetevi! non c'è piu dignità


MegaGreenball

1 mese fa
che cazzo di pubblicità lo spot peggiore che io abbia mai visto a donne andate tutte a fanculo


Zukhov1945

4 mesi fa 3
Sto vomitando... non tanto perchè sono maschio, ma perchè così si danneggia l'Inno nazionale, una cosa vicina
al divino per un patriota. Sorella è un termine esclusivamente femminile, Fratello invece è ambivalente.


badedas75

8 mesi fa
io per fortuna sto spot non lo vedo più in tv..."il futuro è rosa?"....uhahahaha sì sì come no,e il sole sorge ad ovest e tramonta ad est....povere illuse...ridicole..












martedì 16 novembre 2010

Anche le moderatrici nel loro piccolo si annoiano a postare

Care bridgets!
Scusate la lunga assenza, ma tra "devo fare questo" "voglio fare quello" sinceramente non ho avuto molta testa per il club.
Veniamo dunque a noi: Lilith non è più in prova. La prova è andata bene. Lilith è una bridget.
In alto i calici fanciulle, c'è da festeggiare.

Invece c'è chi non scrive da tanto. In ordine di vecchianza dei post: Moemi, Medea85, LTfgg,Ciccuzza, _Moemi_ e Paddozza.
Sarebbe carino che anche le altre moderatrici timbrassero il cartellino di tanto in tanto. ^_^'

Per quanto mi riguarda, ne avrei tante di cose da raccontare. Ero partita con buone intenzioni, ma mi sono ammosciata perché nel frattempo è nata una discussione con ragazzorefrattarioalromanticismo e ho perso tutto il mio entusiasmo.
Vi aggiornerò quando il mio stato d'animo sarà migliore.

lunedì 8 novembre 2010

The Fire Rulez!

Salve a tutte mie care colleghe...
Che dire?!?

Il progetto convivenza vive una fase di stallo...in poche parole stiamo aspettando che quella che ci vive adesso si levi allegramente dalle scatole...ci è stato detto dicembre-gennaio...ma io spero vivamente a dicembre perchè voglio comprare tutte le decorazioni natalizie e fare un bell'alberello...senza contare tutte le bische con gli amici!!
Il 26 Ottobre è stato il mio compleanno e ho ricevuto praticamente tutte cose per casa nuova...un pupetto porta piantina, la piantina, un ricettario (dove dovrò segnarmi tutte le ricette dell'orrore che preparerò!) etc etc
La mia dolce metà invece mi ha regalato ciò di cui avevo più bisogno...un CONCERTO!!
Già perchè avevamo in programma di andare il weekend del 30 a Parma a sentire un gruppo rock che ho avuto la fortuna di scoprire e conoscere. Solo che destino e la mia migliore amica sfiga hanno fatto sì che io tamponassi una macchina il 2 Ottobre e procurassi 1300 euri di danni alla mia macchina
!Per cui nel momento che scastravo la mia auto infilata sotto il sedere dell'altra pensavo con immensa tristezza: Addio Fire!Mentre invece mi ci ha portato il mio amore rendendomi la donna rock più felice della terra...e poi diciamocelo: il cantante è un gran pezzo di gnocco!!

Il 15 mi proclamano dottoressa in Scienze delle Merendine...dopo 3 anni fuori corso, fuori sede, fuori budget, fuori di melone e fuori come un balcone!Dico solo questo: ERA ORA!!
Il 20 grande festa ruspante da 10 damigiane di vino!!

Sta arrivando il Natale...per chi non lo sa lavoro in un Mediaworld...e HO PAURA!!I clienti muniti di tredicesima tendono ad arraffare qualsiasi cosa, manca solo che chiedano quanto costo io, che mi scontrinano pure a me!
Fosse almeno un bel ragazzone colui che mi compra!

Vi lascio con una foto di quel bellissimo concerto in quel di Parma e del bellissimo gnoccolone del cantante (per chi non lo sapesse ho la passione per le foto) e con un loro video!Enjoy it!!






venerdì 29 ottobre 2010

Narrazioni di una sfigata.


Care zitelle,
finalmente ho preso la mia vita in mano e ho deciso di scrivere un nuovo post (2 al mese ne devo fa...eh!).
E qui, di cose da dire ce ne sono molte tante assai.
Sono sfigata.
Si, ma sul serio.
Tutto cominciò da quando si ruppe il mio pc, vi ricordate?
Bè, pensavo che la sfiga fosse finita lì. Il computer va da ben 2 tecnici che mi dicono la stessa cosa "non c'è niente da fare". Fottuto. Eclissato. Perso.
Il mio pc non esisteva più.
Stando a casa dei miei il problema non si poneva, abbiamo un pc fisso, dal quale potevo tenermi in contatto con tutti.
Vabbè, tenermi in contatto con P.
Fortunatamente gli hardisk del pc erano salvi, così tutto il materiale (di una vita) che v'era sopra era ancora reperibile.
Niente sospiro di sollievo però!
Tornai a Roma per cercare di capire cosa stesse succedendo alla mia università che grazie a quella cretina di Maria Stella era bloccata. Niente lezioni. E io bighellonavo.
Odio bighellonare. O meglio, è meglio oziare quando si hanno un sacco di cose da fare...no?
Quindi, senza computer, senza  università, la mia vita era un nullafare continuo.
Problemi familiari a parte decidiamo di fare l'investimento del secolo sul nuovo pc.
Bellissimo. Fantastico. Mi era arrivato a tempo record, mi ci avevano messo sopra tutti i programmi di cui avevo bisogno.
Attacco l'alimentatore e...
niente.
No, niente.
Nè una luce, nè un led, nè un avviso.
In fretta e furia lo riporto dal tizio che me l'ha venduto (sul serio pensavo che mi avrebbe preso per  un'idiota che non sa collegare il cavo dìalimentazione al pc)e si scopre che la porta dell'alimentazione è rotta dice: "Dobbiamo farcelo cambiare".
Ritorno a Roma ancora senza pc.
Mi chiama mio padre.
"Ma...cosa c'era sugli hardisk?"
"la mia vita"
"Ecco...il tizio ha detto che uno è fuori uso e l'altro...per sbaglio...l'ha cancellato"
"...."
"Che c'è non parli più?"
"Bè, non  mi hai dato una buona notizia, che pensi che possa mettermi a ballare la tarantella?"
E qui, l'apice della sfiga.
P non si faceva sentire, il mio umore era nero, i corsi all'università non cominciavano, il mio pc andato, le foto, i video, i documenti (!) di una vita erano andati e avevo assaggiato il mio nuovo computer per poi vedermelo portare via così (sarebbe stato meglio non averlo mai avuto fra le mani).

Ad oggi le cose sono leggermente migliorate, dopotutto quando tocchi il fondo puoi solo risalire!
Diciamo che P si fa sentire, il mio umore sta migliorando, i corsi sono iniziati (bè, non so se sia un miglioramento perchè ho orari folli) e per l'occasione mi sono ammalata...per il resto la solfa è uguale. Però vado avanti tranquilla, almeno credo.
Un bacio a tutte voi e buon weekend (con lunedì compreso! :D ) sperando che la dea bandata mi guardi ogni tanto!!


*AmaRa*

mercoledì 13 ottobre 2010

eccheccazzo

Dopo vari tentativi riesco ad accedere di nuovo al blog... mi diceva pagina inesistente... mah
Care amiche... neanche io mi stacco dall'andazzo rotto di palle/scazzato che aleggia sul blog nell'ultimo periodo.
Sono sul piede di guerra.
Mi farò giustizia con le mie mani.
Prima a parole e poi passerò ai fatti! c'è una stronza che gira intorno al mio ragazzo da mesi ormai, che gli ha detto apertamente che se lo farebbe, che continua a chiamarlo, mandargli sms ecc ecc e poi, per la serie "se non puoi battere il tuo nemico, unisciti a lui" vorrebbe pure diventare mia amica...
Ma anche no!
Ma tu guarda che faccia di cazzo...
La mia pazienza ha un limite...

Vi bacio compagne

domenica 10 ottobre 2010

Parità sessuale.


Perchè se io urlo per un attacco di coliche sono Esagerata e se lui ha Un pò di bruciore di stomaco sta a letto tre giorni?
(Con me che gli devo preparare camomille e tisane?)



Mah.



Salve a tutte!
Per sdrammatizzare un pò quest'aria pesante vi vorrei lasciare due righe di una canzone che da stamattina mi ronzano in testa. Conoscete Caparezza immagino...non so se conoscete questa canzone "Ulisse (You Listen).
E comunque le righe sono queste:

"E non avrà pietà di gatte morte fissate con l'età e solite solfe. Detesta il vip che fa il fotoreporter. Terrebbe le sue fans sotto revolver. Lei è sanguigna, senti che i denti digrigna. Cenerentola dà una sventola alla matrigna ma non le va la scarpetta, lei fa la scarpetta che se mette pancetta non frigna ed io, non sono Ulisse, io non so resisterle."

E mi  colpisce la parte della scarpetta e della pancetta...XD

Diciamo che è il mio stile di vitapensiero.



Infatti sto già pensando a cosa cucinerò per pranzo...!
Come si dice, in qualcosa bisognerà pure affogare i dispiaceri!

*AmaRa*

 

sabato 2 ottobre 2010

sabato 25 settembre 2010

Post 2.1 ultimate version


Il mio pc è andato, con esso anche tutti i miei dati, tra i quali la seconda parte del post che avevo già scritto con tanto amore. Quindi quanto state per leggere è una rielaborazione, dopotutto i contenuti sono sempre gli stessi!

Capitolo 3: Ripresa – L’amore nasce in situazioni drammatiche.
Poi mi dai la notizia “Ho vinto la borsa erasmus, vado in Spagna per nove mesi!”
Che bello, che felicità, erano già due anni che mi assillavi con l’erasmus e finalmente ci sei riuscito.
Te ne vai in Spagna, la Spagna, tu ami la Spagna, ci siamo stati tante volte insieme e t’è sempre piaciuta, le ragazze poi, lì son sempre disponibili, beate loro.
Ma nove mesi sono tanti, sono quasi un anno, e grazie che ci sto male, sei l’unico vero amico che mi sia rimasto, come potrei non starci male? Ma non fa niente, se tu sei felice, va bene così.
Passiamo gli ultimi momenti insieme, le nostre esperienze solite rese ricordi fissi.
Insieme come fidanzati, forse non te ne sei mai reso conto, ma lo sembriamo, sai? I ragazzini ci chiedono quando ci sposeremo, oppure mi dicono “Sta arrivando il tuo ragazzo” oppure ti dicono “La tua ragazza è gelosa?” riferendosi a l’uno e all’altra. Si, ma tu ora parti e io avrò tempo per disintossicarmi da te.
Finalmente. Nove mesi senza la tua presenza, senza il tuo profumo che mi fa girare la testa, che mi rende felice. Senza te. Magari non ci sentiremo neanche più di tanto, e allora, il mio obiettivo sarà raggiunto: mi farò una vita senza te. Posso stare senza te. Questo ne sarà la dimostrazione.
Vai in vacanza con Cosa, felice lei di averti solo per sè ed un mio semplice messaggio, letto da lei, diventa fonte di scompiglio. Si è arrabbiata, se l’è presa con me, sono una stronza.
Cazzo che brutto effetto fa un “Buonanotte”. Un pensiero gentile, un’abitudine che avevamo preso.
Non voglio farvi litigare, non ti rispondo più, la disintossicazione comincia in anticipo.
Ma tu non sei d’accordo. Ogni giorno mi invii messaggi pregandomi di rispondere, dicendomi che hai bisogno di me, che ti manco, che mi vuoi bene.
No, mi spiace, sono inamovibile.
Così torni, gli ultimi giorni insieme, qualche uscita in compagnia, ma Cosa non deve sapere che ci sono anch’io, ovviamente. Quasi fossimo amanti, tutto di nascosto, tutto in gran segreto.
Ogni sera mi dici che sono bella, mi sorridi in un modo così dolce che io non riesco a comprendere.
“Sarà la dopamina” penso, è brillo della presenza di Cosa, penso.
31 agosto 2010, l’ultima data che ricordo. L’ultimo giorno insieme. Mi hai fatto promettere di non piangere. Te lo prometto non piangerò.
“Ti ho portato una cartolina” mi dice, si, magari me l’ha scritta pure Cosa. “E’ a casa, vienila a prendere”. Così nel bel mezzo della festa organizzata per stare ionsieme ci allontaniamo.
Ma tu non vuoi darmi la cartolina, lo sento, lo vedo, sei titubante.
nel buio del tuo salotto mi abbracci e mi dici “Mi mancherai”
“Anche tu mi mancherai…”
“Di la verità”
“La verità? MI mancherai, è questa la verità”
“Qual è la verità?”
E mi baci. Proprio sulla bocca.
Probabilmente il bacio che aspettavo da 3 anni.
Ho il cuore che mi scoppia, sta cercando di sfondare lo sterno, ho paura che tu lo senta. Ti allontano.
Sei fidanzato. Ho dei principi. Purtroppo. Niente bis. Non si può.
E mi abbracci, o forse sono io che mi lancio con la testa sul tuo petto, e ascolto il tuo cuore correre all’impazzata mentre penso, grido “Stronzo, idiota, bastardo”. Stai tremando, forse stai piangendo, ma io no, non posso. Mi dai la cartolina, sei confuso, inebetito, non riesci a far le cose per bene. Torniamo dagli altri e io mi allontano da tutti per piangere. No, non un pianto normale, una disperazione, un continuo chiedermi perché. Inveisco contro di te, hai rovinato 8 mesi di lavoro per allontanarti, per vederti solo come amico. Otto mesi per cacciarti fuori e tu rientri senza chiedere permesso. Egoista.
Fingo per il resto della serata, tu mi cerchi, cerchi la mia mano, io cerco di restare vigile, concentrata.
Un ultimo saluto, e corro a casa.
Mentre vomito lacrime i tuoi messaggi nella notte: domani  parto e quello che dovevo dirti te l’ho detto con un bacio, mi mancherà la tua dolcezza e il fatto che ti prendi cura di me senza chiedere nulla, mi mancherà il tuo profumo, i tuoi occhi…
E altre cose in tinta. Ti dico che ti aspetterò per quando tornerai a Natale, e tu che non sai come tornerai.

Epilogo.
Grazie per avermi lasciato la confusione. Mi dici che anche tu sei confuso, dopo quel bacio non sai più cosa provi per Cosa, ma qualcosa per me lo provi. Ma io vengo dopo. Dopotutto non sono mai stata un problema, sono accomodante io, ascolto tutto e tutti io. Ma Cosa è assillante, è gelosa, possessiva, vi siete lasciati e ancor di più non so che fare. Non so se esultare o preoccuparmi.
Mi hanno detto che erano 3 giorni che piangevi.
Ma nessuno se n’è fregato di tre anni persi a piangere per te.
Dici che non vuoi farmi soffrire.
Lo stai facendo sbagliato.
Provi qualcosa per me? Eppure ora a distanza di un mese non me lo sai dimostrare. Neanche lontanamente. E io non so che fare. Sei libero, potresti “spargere il seme” tranquillamente, e io non avrei diritto di dirti nulla, perché non so chi siamo, e intanto cosa farò io qui? Mi sto chiudendo in un vuoto asettico nella mia mente, continua a venirmi in mente ogni particolare di quella sera, maledetto tu. Continuo a chiedermi se mi vuoi sentire o meno, se davvero ci tieni a me o no. Mi sto logorando, e mi stufo di sentirmi dire “Tirati su!” “Trovati un altro” “Non ci pensare”…parlare è facile, grazie. Fingo d’essere felice per non ricevere domande, fingo che vada tutto bene, ma non parlo di te. Mai.

Ti ho detto che ti avrei aspettato a Natale, ma non so cosa troverai di me a Natale.

*AmaRa*
 
Questo è quanto, mi spiace aver perso l’originale, era stato scritto in periodo certamente migliore sicuramente era anche scritto meglio, ma questo è il succo. Intanto io sto qua.

martedì 21 settembre 2010

Senza speranze

Sì, sono ufficialmente una codarda. Ormai mi sono convinta: parlerò a CapitanFenomeno, succeda quella che succeda. Ci allontaneremo e scambieremo solo qualche parola ogni tanto, così per cortesia? Diventeremo totalmente sconosciuti? Non mi prenderà più in giro per qualsiasi cosa? CHISSENEFREGA.
Ho trascorso un anno pensando segretamente a lui e non avevo mai preso sul serio l'ipotesi di parlargli per dirgli chiaramente come vanno le cose ma ora ho capito (meglio tardi che mai) che a questo punto è ridicolo andare avanti in questo modo e quindi ho deciso di prenderlo da parte per due minuti di orologio (sì, mi sono cronometrata e mi ci vorranno 1minuto e 30 secondi per dire tutto, gli altri 30 secondi li inserisco sotto forma di pausa tra una frase e l'altra) e dirgli tutto. 
Ok, le intenzioni ci sono tutte. Manca la volontà. Come sempre. 

Ormai ci vediamo solo durante il fine settimana e ovviamente gli unici giorni a mia disposizione sono, appunto, il sabato e la domenica e, volendo, non mancano neanche le occasioni per parlare con lui dato che stiamo quasi sempre da soli però, come dicevo prima, sono una codarda. Seduta su una panchina, con lui, soli, si parla tranquillamente, mi decido "adesso gli dico tutto d'un fiato", tutti gli organi interni cambiano posizione arbitrariamente nel giro di 4,2 secondi per il nervosismo, momento di silenzio "il momento perfetto" mi dico, "Ora parlo. Adesso apro la bocca e butto fuori tutto quello che ho dentro. Sì, adesso lo faccio. Sono CONVINTA" e poi ovviamente passo dalla convinzione più assoluta a "Vabè magari questo non è esattamente il momento migliore, posso dirlo anche tra qualche minuto" per poi passare al "No, glielo dico domani" concludendo con un "ma quanto sono inutile e senza coraggio?" però l'ultima fase viene raggiunta solo quando io sono ormai a casa e l'occasione è ovviamente sfuggita. 
Ormai mi sembra chiaro: sono un caso disperato. 

lunedì 20 settembre 2010

Ormone infame

Nella precedente puntata (perché oramai, ammettiamolo, la mia relazione è diventata una soap-opera) vi ho menzionato ragazzorefrattarioalromanticismo.
Nella puntata di oggi vi parlo di me. O meglio: della mia reazione alla vista di amico di ragazzorefrattarioalromanticismo.
Amico di regazzorefrattarioalromanticismo è, a mio avviso, uno gnoccolone.
È alto, è enorme. È massiccio, spalle gigantesche, braccia possenti e un fondoschiena che a guardarlo ti ipnotizza. Aggiungiamo anche un occhietto vispo,due labbra carnose e il gioco è fatto.
Quando guardo amico di ragazzorefrattarioalromanticismo mi vien voglia di essere posseduta per giorni e giorni fin quando non arriva l'esorcista ad intimargli "Esci da questo corpo!".

Tutto questo però fino a quando, come richiamata da una forza magnetica, mi giro verso ragazzorefrattarioalromanticismo e guardandolo mi rendo conto di non aver bisogno di nient'altro; che il sesso con lui è l'esperienza più coinvolgente che io abbia mai avuto in vita mia; che il mio cuore non ha mai battuto così forte se non per spavento; che quando io lo guardo e lui mi guarda è come se non ci fosse nulla intorno a noi; che se morissi domani sarebbe ok perché ho conosciuto lui.

Dopo di che guardo me e mi chiedo: ma come ca**o mi sono ridotta?
L'amore è una brutta bestia, come l'ormone.

sabato 18 settembre 2010

Post 2.0 versione beta.

Come premesso e promesso nel post 1.0  eccovi la mia versione dei miei fatti:

Premessa
Di storie d’amore su di me ve ne potrei raccontare tante, anche se non si possono assolutamente definire tali, per fortuna o purtroppo, però, tutte quante si possono inserire in 2 categorie:
Categoria a:
non mi merita.
Di questa categoria fanno parte le situazioni in cui io, giovane e innocente fanciulla, mi innamoro del più bello e più stronzo in circolazione. Puntualmente il BS (bello e stronzo) ritiene che la sottoscritta sia troppo bruttarella per i suoi standard e così nella versione più crudele la illude spudoratamente, nella versione soft confessa di amare un’altra.
Categoria b:
mi merito questo?
Di questa categoria fanno parte i poveri che si sono innamorati di me. Solitamente bruttini, di scarso intelletto e ancor minore capacità espressiva. Sono una convinta sostenitrice de “la bellezza non è tutto se c’è carattere”, ma guarda caso a me capitavano sempre quelli senza né bellezza né carattere. Ma allora che volete da me?
Capitolo 1: L’amore nasce in situazioni drammatiche.
Tutto ciò finché non conobbi Lui. Chiamiamolo P.
L’ho conosciuto grazie a suo cugino, mio caro amico (che però odia P) e quando lo conobbi ero in piena crisi depressiva, non scherzo: a causa di una ragazza che credevo una grande confidente, ho perso tutte le amicizie care. La ragazza in questione ha sparso voci su mie presunte diffamazioni…e il peggio è che i più l’hanno creduta.
Immaginate lo sconforto. Ero davvero una pezza.
Poi conobbi P: simpatico, sempre allegro, mi voleva già bene, mi abbracciava e scherzava con me con una semplicità disarmante.
E lì crollai. Innamorata. Innamorata persa. Mi si leggeva in viso, mi dicevano tutti. Quando c'era lui, io diventavo luminosa(un lampione insomma).
Innamorata al punto di non mollare mai. Reduce dalle mie esperienze ero convinta che non gli sarei mai potuta piacere come donna, così mi sono accontentata di essere la sua amica. Mogia mogia nel mio angolo di paradiso. Che di tanto in tanto si trasformava in puro inferno.
Capitolo 2: Amore sottobanco.
Da amica sopportavo i suoi continui fidanzamenti, tutte le donne che me l’hanno portato via. Le donne che hanno conosciuto le sue labbra, che hanno sentito da lui parole dolci e hanno sentito il suo respiro sul collo.
Le odiavo tutte quelle donne, e odiavo me, stupidamente timida.
Tutto questo immaginatelo per 3 lunghi anni.
Col tempo siamo diventati sempre più intimi, e le confidenze sempre più serrate. Gli abbracci più stretti, i baci più frequenti. Mi ha forgiata del titolo di migliore amica.
Migliore amica. Io forse non l’ho mai avuta la migliore amica.
P si fidanza, l’ennesima volta. E mi devo sorbire i particolari del suo rapporto. Si, anche quei particolari. E il sangue mi ribolle nelle vene. Chi è questa che arriva e se lo prende, con che diritto? La odio. La chiamo Cosa, qui come nella realtà.
Ma sono la tua migliore amica P, ti devo star vicino, devo sentirti lamentare del vostro rapporto incostante, della sua folle gelosia, e mentre cerco di calmarti in realtà vorrei spiegarti quanto tu sia speciale per me, e quanto io sia perfetta per te. Io Cosa la o d i o.
24 Gennaio 2010, la prima data che ricordo: ho deciso di lasciarti stare. Basta, così non posso continuare. Sei tu che detti l’andamento delle mie giornate, sei tu che rendi la mia giornata buona o meno, che stabilisci se ho voglia o meno di studiare. Basta. Vivo a Roma, ho molte possibilità, sarai l’ennesimo chiodo da schiacciare.
E rimane solo la nostra amicizia.
Gli amici che prima ti incitavano a pensarmi come qualcosa in più, ora incitano me a dimenticarti, a farmi una vita senza te. Perché il mondo continua, anche senza te. Anche mio padre me lo dice:”Se il vostro rapporto è così speciale, perché non l’avete portato ad un livello superiore?”
A:”Non lo so, forse non gli piaccio…fisicamente”
Padre:”Allora non ha capito proprio niente”
E io ci credo, ti lascio lì come amico. Per le occasioni speciali. Ma tu mi pensi ancora come la migliore, e io mi adatto. Provo a farmi una vita senza te.
Ma Cosa non è d’accordo. Pensa che ci sia qualcosa che non va. Pensa che il nostro rapporto sia particolare, troppo profondo, troppo intimo. C’è chimica tra noi, c’è feeling. Cosa è gelosa.
Io ti rido in faccia. Che va a pensare, proprio ora che mi sto disintossicando dall’idea di te al mio fianco. Proprio scema Cosa, io la odio comunque.
Me la fai conoscere,Cosa, convinto che ciò possa cambiare la partita e farci diventare amiche.
Ma io la odio, Cosa, non posso evitarlo.
Ma ancora di più Cosa odia me, profondamente, credo che ogni giorno pensi ad almeno un modo per uccidermi.
Cosa è gelosa, perché mai? Io non sono niente. Non sono bella, non sono affascinante, non ho sex appeal, per te, probabilmente, sono un ammasso di carne e comprensione contro cui strusciarti quando ne senti il bisogno.
Cosa mi rompe e ti rompe le scatole, sempre lì a preoccuparsi che ci sia io ovunque tu vada, preoccupata per il tempo che passiamo assieme.preoccupata dei messaggi innocui che mi mandi. E’ gelosa, lei non ha con te il rapporto che ho io.

to be continued. . . .

*AmaRa*

P.s. Scusatemi se mi sono dilungata, questo l'ho scritto un pò di tempo fa, è in realtà mancante di particolari, ma non volevo tediarvi più del dovuto, solo che in questo periodo le cose si vanno confondendo (capirete di più leggendo la seconda parte della storia) e davvero non riesco nè a rileggere nè a far modifiche...
un bacino a tutte, ci vediamo col post 2.1 versione finale, il mondo visto dalla "migliore amica"! (:

mercoledì 15 settembre 2010

Ci sono. E a volte ci faccio anche.

Mie care bridgettine,
nel mio ultimo post avevo scritto che vi avrei aggiornato il giorno seguente e non l'ho fatto. Perdonatemi, sono una quaquaraquà.
Come quella volta che gli ho detto: ti sarò sempre accanto. Minchiate!*
Vabbè, a dire il vero non è stata del tutto colpa mia. Lui mi ha fatto del male, io ho infranto una promessa: 1 a 1 palla al centro.
Cooooomunque (da leggere come lo direbbe Franklin di "Tutto in Famiglia"), adesso sono qui e vi delizierò con tutte le mie turbe mentali. Siete contente,vero?!

Premessa: la vostra adorata Zula è la regina degli amori non corrisposti.

La vostra adorata Zula non impara mai dai propri errori:
1- Prima storia: Io amo lui,lui non ama me e io ci sto insieme 3 anni tra bassi e bassi.
2- Seconda storia: io amo lui,lui non ama me e io ci sto insieme 1 anno e mezzo.
3- Terza storia: io amo lui, lui non ama me e io ci sto insieme 1 anno e 3 mesi.

E qui la novità.
Quarta storia: finalmente un lui che mi vuole tanto tanto bene e io rovino tutto, capisco la minchiata* e provo a tornare sui miei passi. Tutto inutile. Quindi siamo al punto di partenza, anche la quarta diviene automaticamente: io amo lui, lui non ama me e stavolta non so per quanto ci starò insieme. Io ci starei tutta la vita. *__*

Onestamente, non posso lamentarmi di pocomenocheventenne poi ventenneatuttiglieffetti ora ribattezzato ragazzo refrattario al romanticismo. Ha i suoi difetti come tutti, ma non sono così stupida da non vederli, diciamo semplicemente che li metto un po' da parte.
Solo che di tanto in tanto, mi lascio prendere dallo sconforto e quello che nei giorni normali sembra sopportabile, nei giorni grigi diventa insostenibile.
Esempio numero 1: sul suo profilo facebook c'è un simpaticissimo (ironia eh!) Single.
Ora, dico io: non pretendo certo che tu scriva che sei fidanzato con me, però [bestemmia random] potresti evitare di lasciare quel single dato che, volente o nolente, non lo sei mio caro.
Esempio numero 2: la sua migliore amica è bellissima, ma non posso certo esserne gelosa. Però c'è una [altra bestemmia random] che lo scuncica** sempre e, anche se non la conosco, già mi irrita. Ma che vuoi? Non vedi che ci sono altri millemila ragazzi in giro? Sciò, aria!
Ragazzo refrattario al romanticismo dice sempre di non preoccuparmi, "ché tanto non se lo fila nessuno". Ma ci permetti che ci può essere una che vede in te quello che ci vedo io? E magari è anche più carina, simpatica, intelligente (ne dubito u.u ) di me?   [Se esistesse, sarebbe Cerveza]
Ok, lo so che la maggior parte sono solo turbe mentali come sopra accennato, ma posso essere libera di farmele ste benedette paranoie?
Ecco, il punto è questo, mi da immensamente fastidio che ragazzo refrattario al romanticismo mi prenda in giro per le mie debolezze, a maggior ragione se riguardano il mio rapporto con lui.
O semplicemente è che ho vissuto così tante volte situazioni simili che la mia tolleranza alle paraculate maschili sta andando scemando.
Forse che forse, prima o poi riuscirò a voler bene a me stessa prima di voler bene a qualcun altro.
Per adesso è tutto, passo la palla alla prossima Bridget.
Cordiali saluti,
Zula


* Licenza poetica u.u
** Termine catanese che sta ad indicare: stuzzicare, cercare assiduamente una persona, scherzarci in continuazione, coinvolgerlo in tutte le cose che si intende fare. (Per una traduzione più accurata, si aspetta il ritorno di un paio di miei neuroni)

martedì 14 settembre 2010

Aggiornamento e lamentazione accessoria

Io non ho scritto  da un po', e se volete posso accamparvi seduta stante almeno otto scuse affascinantissime ed esotiche.
Ma la vera verità è che a mio padre hanno diagnosticato una malattia brutta.
Orbene, noi tutte sappiamo che nel rapporto col nostro genitore vada ricercata gran parte delle radici della nostra zitellaggine, nel bene e/o nel male.
In particolare, io col mio genitore ho un rapporto a volte conflittuale, ma soprattutto molto forte e molto serrato, e adunque forti e serrate sono state le bestemmie che ho indirizzato alla volta celeste negli ultimi mesi.
Non sto qua a tediarvi con considerazioni infantili come la strizza che si prova a vedere una persona amata ingarbugliata in un gomitolo di fili trasparenti, oppure con inutili descrizioni di terre che si aprono sotto i piedi sotto il peso di certi pensieri complessi inerenti alla caducità altrui, delle proprie certezze e infine - perché no? non facciamoci mancare nulla! - di se stessi.
Ve lo volevo solo dire, ché, pur anco nel mio costante gigioneggiare insensato e demenziale, forse a volte necessito stupidamente di supporto morale, un virtuale pat-pat sulla spalla.

Comunque vabbè, momento depressivo finito, il mio papo adesso l'hanno operato e pare che stia bene. Però teniamo le dita incrociate che non si sa mai, eh.

Dopo l'aggiornamento, giungiamo indi alla lamentazione accessoria.
Che è la seguente:
cioè oggi pomeriggio io a Uomo l'ho chiamato tipo quattro volte per casini vari che non sto qua a dirvi sennò va a finire che a forza di allungare il brodo ci si annacqua. Evvabbè.
Verso le ore 21:30 squilla il mio cellulare, che sarebbe un segnale tipo "oh tu che hai lo iuenmi che non paghi le chiamate che mi fai, chiamami un po'". Allorché però io non lo chiamo subito essendo che stavo cenando con polpette, insalata e mais che aveva un sapore un po' strano, difatti credo che la mia coinquilina nuova si è sbagliata e si è confusa il sale con lo zucchero. Evvabbè2.
Verso le ore quasi 22, risquilla, e allora lo richiamo pensando ma vedi un po' se una non si può manco finire di infilzare in santa pace gli ultimi cicini di mais dell'insalata con lo zucchero. Evvabbè3.
Uomo parla poi impreca poi riparla e io non capisco se stia parlando con me, con la polizia stradale, o con le frecce della sua macchina che non funziona. In mezzo a questo marasma verbale intendo qualcosa tipo che stava andando da Valerio che faceva le crepes. La mia mente cerca di accorpare i dati, ma dopo un po' vacilla. "Scusa, eh, ma da dov'è uscita mo 'sta cosa delle crepes, ché prima non mi hai detto niente? E soprattutto... chicacchio è Valerio?"
"No... ma Valerio è... oh, scusa, vedo un lampeggiante e sono senza auricolare" silenzio... "eh? cosa mi stavi dicendo?"
"Io? Niente, stavi parlando tu. Mi dicevi di 'sto Valerio. Scusa, ma poi siete solo tu e questo nuovo tizio del quale in quasi cinque mesi che stiamo insieme non hai mai sentito la necessità di parlarmi, e stasera vi scoprite grandi amiconi?" (vabbè, ammetto: l'ultima parte della frase l'ho solo pensata)
"Ah, no, siamo io, lui, altra gente, e l'amica in comune"
"E chi sarebbe st'amica in comune?"
"... colei della quale tu sei gelosa".
AAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHH! Ella! La grandissima scassapelotas che su feisbuc lo commenta e lo tagga di continuo! La sua ex! Quella con la quale ogni tanto prende e sparisce per una serata intera "perché mi ha invitato a cena" e po' mi richiama quando torna a casa e io gli chiedo allora che vi siete mangiati e lui mi dice alla fine niente, ci siamo messi a chiacchierare e il tempo è volato così, scusa se non ho risposto alle tue chiamate ma il cellulare l'avevo lasciato nell'ingresso e lì non prende tanto bene!
Ora, chi mi conosce bene sa quanto poco io sia gelosa e rompicoglioni per queste cose, di solito me ne sto buonina buonina tranquilla per i fatti miei senza immischiarmi troppo. Anche perché io odio quando la gente rompe le scatole a me se vedo i miei ex, quindi figuriamoci...
Però, cioè, mo, io non voglio dire, ma insomma, ecco, allora, quindi tu ExdiUomo lo inviti a casa tua (perché Valerio fa le crepes, sì, ma a casa tua le fa!), ben consapevole che Uomo sia da mesi e mesi accoppiato con me medesima, e non ti passa neanche per l'anticamera del cervello di invitare anche me medesima. E, cosa più grave, neanche a te Uomo passa neanche per il cervello di dire "ma forse vuole venire anche lei medesima, magari me la porto così le faccio conoscere i miei amici e pure GrandissimaScassapelotas che sta sempre in mezzo ma ancora non ci ho manco mai minimamente pensato a farle incontrare".
Donde il mio profondo scazzo e immenso rodimento (cit.). Anche perché Uomo sta praticamente sempre con me e i miei amici, e se ne risente alquanto se prevedo serate in cui lui non è coinvolto.
Alla fine dei conti, io non sono una di quelle che devono per forza spalmarsi di uno spesso strato di colla vinilica, dopodiché strusciarsi addosso al proprio uomo finché la suddetta non sia completamente asciutta, anzi, sono una forte fautrice delle reciproche indipendenze.
Però stasera ci ho visto rosso.
Non so se sia perché lui abbia fatto la genialata di chiamarmi solo all'ultimo momento per evitare ogni mio possibile "uuu, posso venire anch'io?" (che molto probabilmente neanche gli avrei detto, preferendo io ingozzarmi di insalata verde e mais allo zucchero con la mia migliore amica facendo battute sceme all'inverosimile, alle seppur ottime crepes dell'altrettanto ottimo Valerio).
O forse perché mi arrabbio per il fatto che lui sa bene che sono gelosa di GS, e che potrebbe pure farmela conoscere per fugare ogni mia nube di dubbio, e invece pare goderci ad acuire la cosa.
Oppure, magari, mi dà fastidio che GS ignori platealmente la mia esistenza, come se fossi un fantasma. Non dico che dobbiamo essere amicone, ma se ci tieni tanto a lui potresti almeno degnarmi di una stretta di mano (tanto Grandissima Scassapelotas sei, e Grandissima Scassapelotas resti, non ti illudere. Scassapelotas tu e i link scemi che gli tagghi su feisbuc. Tiè!).
E poi non lo so, c'è pure il fatto che lui sta sempre, sempre, con me e i miei amici. Il che mi fa anche piacere, ma se capita che io mi organizzo senza di lui, lui un attimino se ne risente. E allora come la mettiamo? Tu puoi, e io invece devo essere la tua dolce metà in tutto e per tutto?
No, no, non ci siamo.
Da ora in poi, scatta la rappresaglia: allerto Gabby (mia migliore amica) e relativo fidanzato, e MisterConga (mio migliore amico), li metto a parte della cosa, e da domani si dà il via alla rappresaglia.
Tzè!

(e, con questo post chilometrico, direi che mi sono messa in pari e posso pure campare di rendita per un paio di mesetti)

venerdì 10 settembre 2010

Post 1.0


Il mio primo post su questo blog. Che dire!
Ecco…che dire?
 Sono zitella, convinta oserei dire. Convinta che forse si stia meglio così. O forse no.
Sono zitella perché non c’è motivo probabilmente, per scelta, si dice, si per la scelta mia che ricade puntualmente sull’essere sbagliato.
Ah, mi chiamo Amara, quasi dimenticavo, e sono amara.
Con gli uomini ho 2 fondamentali problemi:

Problema numero 1:“
Se ami qualcuno lascialo libero”.
 Concetto spaventoso per i più che, volendomi solo ed esclusivamente per sé hanno fatto solo in modo che fuggissi via il più lontano possibile. Come dire, ci tengo alla mia indipendenza, in maniera quasi morbosa forse, però non riesco a farne a meno. Dico, ma un po’ di libertà non piacerebbe anche a te? E siamo pur sempre due persone separate.
Sarà che odio la routine e le frasi fatte, o il dover stare insieme per forza, ma a me è venuta voglia di trasferirmi e così ho fatto. Così, almeno, quando torno a casa son tutti felici di vedermi, e vogliono stare con me perché vogliono, non perché devono.
Utopia.

Problema numero 2:
“Non desiderare donna d’altri…anzi, non desiderare altra donna”.
 Fatelo capire un po’ in giro, soprattutto ai ragazzi fidanzati che cercano me, che già sono a quota 3. Non sono Samantah Jones di Sex and the City (ma cavolo, e come vorrei!), non sono né un passatempo né una seconda scelta e poi, per solidarietà femminile mi trovo costretta a dover rifiutare occasioni d’oro (ultima fra le quali: lui, e per lui intendo l’essere che è il mio chiodo fisso da ormai 3, e ripeto 3 anni… anvedi che st+++o, ma vi racconterò questa storia la prossima volta). L’unica domanda che mi sorge spontanea è: perché?

Allora aveva ragione Leela quando disse a Fry che l’aveva appena invitata per un appuntamento :
“Fry,tu sei un uomo e io una donna, siamo troppo diversi!”


Amara

martedì 17 agosto 2010

Ai fornelli per amore

Carerrime brigets,
sono rientrata ieri sera dalla mia breve e nemmeno tanto bella vacanza.
Stasera ho lui a cena e rimane anche a dormire dato che i miei sono ancora in vacanza.
Quando gli ho proposto di venire da me mi aspettavo un "NO" ed invece è arrivato un NI. Ovvero "Che mi cucini stasera? Di venire vengo sicuro, ma non so però se resto a pernottare"
Cioè va, il pupo si è autoinvitato a cena facendomi entrare nel panico perché, dovete sapere, la vostra Zula è una cuoca fantastica, ma ha seri problemi col decidere cosa cucinare.
Comunque è bastato dire davvero poco affinché lui cambiasse idea sul pernottamento da me.
Il ragazzo mi sa che è male (o bene, dipende dai punti di vista) intenzionato.
Speriamo bene perché io sto cercando in tutti i modi di riconquistarlo.

NB: "lui" sta per ex fidanzato, nonché pocomenocheventenne poi divenuto ventenneatuttiglieffetti.

Ah poi c'è anche la storia dell'altro ex che torna a mandare sms perché gli manco come amica e gli dispiace dirmelo ma adesso sta con un'altra. Ma per raccontare questo c'è tempo!

Vi aggiorno domani se la mia cucina ha conquistato un altro uomo!
Buona serata a tutte voi. E che la D.I.A.S. vi sia estranea!
Cordiali bacini,
Zula

"E lontano lontano nel tempo..."

Dato che non posto da più di un mese, ho deciso di scrivere qualcosa anche se si tratta di poche cose e anche piuttosto patetiche. 

NuovoFenomeno (da ora CapitanFenomeno) mi piace ancora, tanto.
è inutile: per quanto cerchi di pensare ad altro e ad altri il pensiero torna sempre a lui. Ovviamente il fatto di uscire sempre con lui e di ritrovarmelo sempre accanto non mi aiuta. 
Lo so che questa situazione va avanti da un anno ma non trovo ancora il coraggio per dirgli tutto, nonostante molte persone non facciano che dirci robe tipo "voi due state benissimo insieme, dovreste essere una coppia, non solo amici"... alcuni amici pensano addirittura che io e lui stiamo già insieme ma vogliamo tenere nascosta la cosa (no parliamone: io starei con uno gnocco come CapitanFenomeno e DOVREI TENERLO NASCOSTO?? Questa è pazzia mie care...).

Poi c'è il mostro. Non so se dovrei ancora preoccuparmi di lei dato che lui mi ha più volte giurato e spergiurato che non ci pensa più (e credo che lo dimostri anche, dato che non sta più con lei ma è sempre incollato a me) però boh, c'è qualcosa che non mi fa stare totalmente tranquilla. Chiamatela paranoia, chiamatelo masochismo boh...

Tutte ste disamine patetiche per dire che? Che non gli ho ancora parlato perché sono terrorizzata da un eventuale rifiuto che, chiaramente, rovinerebbe tutto quello che abbiamo. In molti mi hanno detto che comunque questo rapporto è già compromesso dato che, almeno da parte mia, non è amicizia disinteressata e so benissimo che tutte queste persone hanno ragione, devo solo accumulare coraggio, prenderlo da parte e dire tutto. Poi l'intera situazione sarà nelle sue mani.

giovedì 12 agosto 2010

C'è poco da dire e poco da fare...


Frammenti in questo periodo è assai stressata!

Al lavoro siamo tutti un pò attanagliati da isteria pura...non si sa dove mettere le mani, ci sono sempre tante cose da fare ed è sempre pieno di gente!E qui sorge la domanda: ma la gente non ce va al mare al posto de rinchiudese in un centro commerciale?!?" risposta... MAH!

Sto scrivendo la tesi...il mio relatore è pignolo a dire poco...gli ho mandato una parte e mi serve il suo ok per continuare...il suo ok non arriva e la data di consegna (il 15 settembre) si avvicina sempre di più!!

Poi arriviamo al punto più scottante...lui...
Lui è un soggetto tipicamente maschile...
Lui, come già detto, si fa influenzare molto dal cugino chiamato anche nonfacciouncazzodallamattinaallasera (NFUCDMAS per gli amici!)
Lui vorrebbe fare tutto quello che fa NFUCDMAS, peccato che tutto quello che fa NFUCDMAS sia sbronzarsi come un imbecille (e stiamo parlando di un essere di 28 anni), che non parla d'altro che di cazzate e film demenziali...
Lui mi tratta alle volte come se fossi sua madre, mi chiede il permesso per fare le cose e se non glielo dai te lo rinfaccia finchè non crepi
Lui nonostante anello trilogy al dito e grandi promesse d'amore non mi fa sentire sicura e amata

Io, dal canto mio, ho fatto la gran cazzata di rinunciare ad un sacco di cose per lui
Io l'ho sempre fatto sentire sicuro di me (chi mi ha letto sa da che periodo veniva all'inizio)
Io ho sempre sopportato ogni tipo di angheria nei miei confronti, volontaria e non
Io adesso mi sono stancata!

Dopodomani finalmente potrò stare 2 settimane con la mia migliore amica, lei è di Milano, ci sentiamo sempre via mail e telefono...ma quando siamo insieme è tutta un'altra cosa...e finalmente ste cazzo di settimane sono arrivate!
E sapete che vi dico?!?Queste 2 settimane lui sarà VAPORE...
E sapete che vi dico?!?Il viaggio a Londra che volevo fare dopo la laurea con lui me lo faccio con lei!
Scusate lo sfogo, ma ne avevo bisogno!

mercoledì 11 agosto 2010

A volte lo fanno...



Buondì care zitelle nell'animo, sappiate che quest'anno il blog va in ferie a settembre (Così. Per fare qualcosa di diverso.)
E adesso ho una cosa da raccontarvi.


San Lorenzo.
Spiaggia.
Notte.


Ormai sapete quanto sia difficile sorprendere Cerveza, e quanta poca stima abbia la suddetta nei confronti del genere maschile -persino nei confronti di Fidanzato. Perchè si, ok, lo ami, ti ama, ma in fondo...è un UOMO-.
Epperò ieri si è dovuta ricredere.

San Lorenzo.
Spiaggia.
Notte.


Cerveza ieri è uscita da lavoro alle 22, Fidanzato è venuto a prenderla, e sebbene tutto quello che la nostra eroina desiderava fosse divorare i 3 chili di caponata che l'aspettavano a casa ed entrare in trance nel divano della terrazza, Fidanzato ha insisitito perchè uscissero.
Andiamo a vedere le stelle!
Vani i tentativi di far ragionare il consorte, Cerveza mangia, si prepara stizzita, e sale in macchina alla volta del litorale etneo.

San Lorenzo.
Spiaggia.
Notte.


Posteggiano e Cerveza si avvia verso la spiaggia, seguita da Fidanzato che tiene come una reliquia il suo sacco a pelo. Arrivano in spiaggia, e Fidanzato stende il suo sacco a pelo sulla sabbia, rivelando una bottiglia di vino bianco (il preferito di Cerveza), due calici, e varie cose da mangiare. Tutto cibo scelto accuratamente, chè Cerveza soffre di intolleranze alimentari, lo sapete.
Allora le scappa il primo sorriso
Era questo che stavi organizzando!

San Lorenzo.
Spiaggia.
Notte.


Fidanzato stappa il vino e lo versa, e mentre brindano partono i primi fuochi d'artificio.
Sembra di essere in una puntata di Dawson's Creek, lo sai?
E baci e promesse, e carezze e sorrisi.
Sai che non vedo una stella cadente da almeno 5 anni?
Io l'ho già vista l'altra sera, risponde lui.
E cos'hai desiderato?
Di poterti amare per sempre.

San Lorenzo.
Spiaggia.
Notte.


Brindiamo ancora, e ridiamo, e ci baciamo.
Sdraiati a guardare il cielo, con i tuoi baci sul collo e le carezze sulla schiena.
Perchè hai organizzato tutto questo?
Per poterti sorpendere. Ci sono riuscito?
Eccome. Sai, pensav...Una stella cadente!
Esprimi un desiderio.

Non credo di averne bisogno.

San Lorenzo.
Spiaggia.
Notte.
Io e te.
Per sempre, si spera.





(E sono pure uscita dalla DIAS XD)



 



Adiòs!

giovedì 29 luglio 2010

proposte legislative



Penso che per legge i fidanzati devono:

1) portarti al Gianicolo se non ci sei mai stata, che c'è la vista bellissima di Roma dall'alto e pure er Cuppolone.

2) cucinarti le cose buone a cena

3) farti mezz'ora di grattini alla schiena la mattina appena sveglia

4) portarti alla gelateria buona dove fanno il cioccolato fondente più fondente del mondo.

5) prendere i calici e versartici un vino bianco DOC, prima di cena.


Per legge i fidanzati non devono:

1) fare che quando ti portano al Gianicolo ti dicono "tieni gli occhi chiusi" e ti fanno pure scendere dalla macchina a occhi chiusi che poi tu inciampichi nel sampietrino sconnesso che là non era previsto, e cadi di culo per terra.

2) riproporti la stessa ricetta con ingredienti assemblati a cacchio e sul momento che gli hai fatto tu la settimana scorsa, anche se ciò è dimostrazione di stima nei tuoi confronti ché hai saputo ideare qualcosa di veramente buono, però io volevo l'insalata di pasta, mortacci tua.

3) scipparti lembi di pelle per troppa veemenza amatoria. Anche perché poi si decompongono e non sono neanche buoni per farci il patchwork.

4) sfotterti che gli hai chiesto al gelataio se te ne metteva un altro po'.

6) versarti troppo vino bianco, che poi i corrimano di scale e balconi diventano i tuoi migliori amici per tutta la serata.

giovedì 8 luglio 2010

Pietà.

Mi dispiace, devo fare un post solo ed unicamente per L-A-M-E-N-TA-R-M-I.
In questo post si parlerà solo di sfiga e malattie, anche con termini crudi e/o disgustosi, siete avvisati.

Innanzitutto sappi che ti troverò,  zoccola o puttaniere che ce la stai buttando con tutte le tue forze. Ti troverò e capirò che sei stato tu che con la tua sfiga me le hai fatte passare TUTTE dal 2 gennaio in poi. Ed allora sappi che per te sarà troppo tardi.

Si perchè, care amiche, dovete sapere che da giorno 2 gennaio duemiladieci, Cerveza ha subito di tutto, e siccome stasera ha il ciclo e non va a ballare, ha deciso di tediare il mondo e di sfogarsi con le sue frustrazioni.
Iniziamo.
Il 2 gennaio Fidanzato pensa bene di passare a Cerveza un virus intestinale particolarmente aggressivo: risultato, Cerveza sta 4 giorni a letto (e al cesso) senza nemmeno la forza di accendersi una sigaretta (e ho detto tutto). Arriva a pesare 46 chili, rispetto ai soliti 50.
Il virus intestinale passa, anche se Cerveza sente che non si è ristabilita del tutto, e dopo solo tre giorni tre, inizia IL mal di mola. Non UN mal di mola, IL mal di mola. Dopo altri tre giorni di notti insonni e assunzione di tutti i medicinali possibili ed inimaginabili, Cerveza si reca dal dentista, il quale le rivela che deve operarsi poichè, udite udite, il precedente dentista che le aveva curato il dente in questione lo aveva fatto male, e il dente aveva creato un ascesso cementandosi con la mandibola. Si, 2 ore sotto i ferri, 10 punti di sutura, e il rumore di ossa spezzate che ancora sogno la notte. Il tutto preceduto da ben due settimane di iniezioni di cortisone e antibiotico che le distruggono ulteriormente lo stomaco, le sballano gli ormoni e non la fanno nemmeno concentrare per lo studio. Si perchè Cerveza nel frattempo prepara una materia, e bella tosta.
Siamo agli inizi di febbraio, Cerveza non riesce a riprendere le forze, nè peso, e il suo stomaco sembra averla abbandonata. Iniziano tutti gli esami dell'universo, credo di essere la donna il cui sangue è stato analizzato più volte al mondo, le ecografie, le radiografie, le tac. Ogni esame dice che sta bene, ma lei continua a stare peggio..
Tra un dottore inetto che pensa sia anoressica, e un altro che le dice che è solo questione di stress, Cerveza mantiene duro e va avanti.
Intorno al 16-17 febbraio Cerveza va a fare esame, Linguistica Generale, su cui sputa sangue da due mesi e mezzo. E' in facoltà alle 7 in punto, ma si siede a fare esame alle 19, con le condizioni fisiche di cui sopra e tutto lo stress di un giorno di esame. Si siede, ripete quello che deve ripetere e risponde correttamente a tutte le domande, quando la solita bionda assistente di turno che si crede l'onnisciente le dice testuali parole "Guarda, si vede che la materia la sai e che hai studiato, e per questo ti meriti 30, ma siccome il tuo esame non è stato da 30 (!!!) e un voto minore di quello non te lo voglio dare, ti devi ripresentare al prossimo appello, tra due mesi".
Lì Cerveza ha avuto il primo attacco di nervi. E ha lasciato l'università (e meno male, visto che ha iniziato a lavorare un mese dopo e sono pure aumentate le tasse. Andate a prendere per il culo qualcun'altro.)
Giorno 20 febbraio fa 22 anni, nemmeno a dirlo, sta malissimo per tutto il giorno e la sera festeggia e sta in piedi per virtu' di qualche grazia divina. Intanto continuano tutte le analisi possibili ed inimaginabili, accetta persino di bersi 4 litri di sale inglese per potersi fare la colonscopia. Ovviamente i risultati dicono che NON HA NULLA e sta BENISSIMO, anche se lei continua a stare male, e ormai pesa 40 chili.
Lì Cerveza ha avuto il secondo attacco di nervi.
All'improvviso, esattamente il giorno prima di Pasqua, arriva finalmente un referto  che le dice: cazzo, ecco quale minchia era il problema! Dopo il virus intestinale e le due settimane di farmaci, Cerveza ha simpaticamente sviluppato una intolleranza semi-totale a lattosio e albume. Semi-totale perchè si spera sia reversibile.
Ohhh, finalmente hai capito cos'hai, direte voi. Potrai porvi rimedio.
Ma certo, vi rispondo io. Avete mai visto un solo alimento non contenente lattosio e albume? Negli scaffali del supermercato sono esattamente il 2%. E ricordate che lavoro fa Fidanzato? Ve lo dico io: IL PASTICCERE.
Ah ah ah. Quanto rido.
Arriviamo a maggio. Cerveza prende tutti i farmaci (omeopatici, perchè il lattosio c'è anche nei medicinali, eh!) del mondo per cercare di sistemare il suo organismo (a tutt'oggi lo stomaco funziona ancora al 90% e a quanto pare non si riprenderà mai del tutto). Riesce a riprendere un pò di peso (45 chili) e si sente un filino meglio. Si fa un nuovo tatuaggio portafortuna, scopre i prodotti Valsoia (sempre sia lodato) e si gode la sua estate, lavoro, mare, uscite con gli amici e i colleghi, andare a ballare e al cinema. Sembra tutto finito vero?
E invece no.
Il 5 giugno Cerveza esce con Fidanzato, e anzichè andare a bere decidono di stare un'intera serata a sfogare i bollenti spiriti. Ma Cerveza, durante, inizia a sentire qualcosa di strano. E, subito dopo, inizia a sentire tanto, tanto, tanto dolore, un dolore mai sentito che parte dal basso stomaco e va più giù, troppo più in giù. Appena Fidanzato capisce che c'è qualcosa che non va (non ha mai visto Cerveza piangere dal dolore, men che meno urlando così tanto) e decide di portarla, con la di lei madre, al pronto soccorso ginecologico. Intanto Cerveza va all'altro mondo e ritorna per il dolore, e quando la visitano le diagnosticano un'emorragia interna. Ebbene a Cerveza è accaduto che ha avuto un rapporto durante l'ovulazione. Ora, cosa accade durante l'ovulazione? Si stacca l'ovulo e se viene fecondato lo rimpiangi per i 18 anni a seguire, altrimenti va a morire e dopo una decina di giorni arrivano le tue carissime (soprattutto a luglio) amiche mestruazioni. Bene, una cosa che pochi sanno è che quando l'ovulo si stacca lascia una specie di cicatrice, piena di sangue. E a volte, a quanto pare capita più spesso di quanto si pensi, o dal nulla o per una pressione esterna, codesta simpatica cicatrice si spacca e riversa il suo sangue all'interno dell'utero, che viene riempito parete dopo parete, fa restare contratti i muscoli del basso addome e provoca un dolore uguale alle doglie. Ed essendo un'emorragia interna c'è anche il rischio di morire, ma va bè.
Indi per cui Cerveza viene ricoverata per ben due giorni in ospedale, l'emorragia si blocca (epperfortuna, ci mancava solo questa) e Cerveza viene congedata con il divieto di rapporti sessuali ed estrema attenzione nella cura dello stress e della persona sua tutta, fino a quando non andrà da un ginecologo a farsi prescrivere la pillola anticoncezionale, unica soluzione per prevenire questi spiacevoli episodi.
Manco a dirlo, il ginecologo è in ferie, e io non trombo dal 5 giugno.
Adesso è tornata ai suoi 50 chili e si è tagliata i capelli CORTI (andando persino dal parrucchiere) per un cambiamento radicale. Sembra che, per il momento, non ci sia nulla di nuovo.
Ma io comunque non trombo dal 5 giugno.

La prima che si lamenta di sfiga la caccio dal club.
Adiòs!