mercoledì 31 gennaio 2007

Geloooo

Lui (il trombatraditore) chiama in piena notte : "ciao Laura volevo dirti che sono ancora vivo"


Io: "Ah. Peccato"


 

domenica 28 gennaio 2007

Calcoli statistici.

Dunque, pare che per non so quale misteriosa connivenza, sul globo terrestre ad ogni uomo corrispondano 4,5 donne [se il dato non è preciso, prendetevela con Yahoo! Answers]. Il che vuol dire che ad ogni donna corrisponde uno 0,2 periodico d'uomo.


Sorgono spontanee alcune osservazioni e/o domande:



  1. Posso scegliere lo 0,2 periodico che preferisco?

  2. Eventualmente lo volessi tutto intero, dovrei combattere animalescamente con il restante 3,5 di donne?

  3. Tra questo 3,5, quello 0,5 è una che va a letto con due uomini o una bisex? E non potrebbe farsi da parte?

  4. Fra gli uomini disponibili, bisognerebbe togliere dal computo almeno i preti e i ghèi. Almeno. Perché se poi dobbiamo togliere anche gli idioti e i fidanzati/sposati, converrete che la percentuale si riduce drasticamente.

  5. E' difficile trovare qualche non-idiota che non sia anche fidanzato.

  6. Mark Darcy, comunque, non esiste. E se esiste, nella migliore delle ipotesi è il fidanzato della vostra migliore amica. Nella peggiore è ghèi, oppure è un prete.

  7. Il numero degli zitelli interessanti è un numero negativo.

  8. La devo smettere di scolarmi vodka di primo mattino.

Non è una cosa seria

..Voi non lo sapete (o forse si, e sono io l'unica cogliona a non averlo capito) ma "non è una cosa seria" significa che lui può scoparsi il mondo e pure venirmelo a dire, perchè tanto non è una cosa seria.

Se mi avvicinate un uomo adesso gli do fuoco.

lunedì 22 gennaio 2007

e mi domando ancora il perchè....

Lui: Sai non mi sento pronto per una storia...


Io : Ma sono passati solo 2 GIORNI...



2mesi later: Sai Lui si è messo con C****....


Io:.....AH.......allora non era pronto PER ME!


deve smettere di pretendere dalla gente...

Caro Babbo Natale

Caro Babbo Natale,


non è che tu mi sia mai stato molto simpatico... No, scusa. Non voglio dire che sei antipatico. Però un po' rimba di sicuro. Secondo me devi cambiare occhiali, perchè quando ti scrivevo le letterine e ti chiedevo le playmobils, tu mi portavi sempre quelle cacchiarola di Barbie orribili. E anche se le sodomizzavo, tu continuavi a portarmi loro. Allora poi ho smesso di scriverti e ho pensato di cercarti nei centri commerciali - mi avevano detto che tu eri solito frequentarli, mi sa che era per controllare la concorrenza - per dirtelo di persona, così magari mi avresti portato le playmobils invece della barbie. Però, caro Babbo Natale, mi sa che sei pure sordo, oltre che antico. Mi ricordo ancora che discussione abbiamo avuto, perchè tu insistevi che una bambina non può avere le playmobils e io giù a strillare che da tempo esisteva la parità dei sessi..Ah, che bei momenti.


Poi ho pensato che forse era meglio lasciar perdere e lasciarti in pace. E che i regali potevo chiederli a qualcun altro. Anche se non è che sia stata più fortunata. Chissà avrò la faccia da ragazzina puccettosa, si vede.


Però quest'anno, Caro Babbo Natale, fammelo un favore. Guarda questo video. Insomma sono immagini..Non dovrebbe esser difficile. Mi basta uno così. Ti prego. Oppure fammi svegliare come lei. Il resto poi ci penso io.


 


 


 


 



 

L'abbordatore fatalista

10112006(003)Era un pomeriggio di giugno. Mi trovavo alla stazione principale di Torino, in attesa di una persona. Siccome come al solito il treno era in ritardo, mi aggiravo per i negozietti per far passare il tempo. Noto un tizio sulla trentina passata, ben vestito ma con gli occhi spiritati, che compare come dal nulla a pochi passi da me e che sembra seguirmi. Mi fissa sorridendo. All'inizio penso di essere paranoica io: in una stazione piuttosto grande non è detto che uno si metta a seguire o a fissare proprio me. Continuo a gironzolare. Di tanto in tanto mi guardo intorno. A volte non lo vedo più, altre volte invece riappare. Mi convinco di essermi fatta un film. Poi però mi fermo in cima al binario a cui doveva arrivare il treno del tizio che stavo aspettando ed ecco che lo rivedo. Scatta seconda paranoa: forse lo conosco e non lo riconosco. Cioè, è noto che io non ci veda affatto bene e che sia svampita, niente di più facile, insomma. Va beh, io continuo a starmene per i fatti miei. Ad un tratto questo mi si avvicina e mi saluta con un "Ciao!" allegrissimo. E io ricambio, sorridendo (io sorrido sempre). Lui prende e va via. Io resto un momento perplessa a guardarlo mentre se ne va e poi torno a pensare ai fatti miei, ancora indecisa fra la versione "lo conosco e non mi ricordo di lui" o "è un folle" ..Non che il fatto che io lo possa conoscere escluda che sia folle... Comunque.


Dopo pochi istanti torna accanto a me. E si svolge il seguente dialogo


Abbordatore Fatalista: "Ciao, posso invitarti a prendere un caffè?"


Io: "No, grazie" (ormai ho capito che no, non lo conosco)


AF: "Nemmeno qui al bar della stazione?"


Io: "ehm... No. Grazie."


AF: "Ma come facciamo? Io voglio assolutamente conoscerti"


Io: "..."


AF: "Va beh.. Mi daresti il tuo numero di cellulare? Oppure se preferisci ti do il mio"


Io "No."


AF: "Ma non c'è proprio nessun modo? Cavolo, per una volta che vedo la donna della mia vita, è destino, non posso pensare di perderti così (ci mancava che mi dicesse che il nostro futuro era scritto nelle stelle e mi sarei convinta di ritrovarmi all'interno di un film senza saperlo)... Io fra poco ho il treno che mi riporta a Napoli, ora o mai più!"


Io: "Guarda, direi la seconda. E magari vai a prendere il treno, prima che perdi pure quello."


Lui se ne va con la coda fra le gambe e scompare nel nulla. Io per fortuna vengo raggiunta dalla persona che aspettavo. Usciamo dalla stazione, saliamo in auto... E chi mi attraversa la strada? Proprio lui, l'abbordatore fatalista, al seguito di un'altra poveretta. Ero mooolto tentata di metterlo sotto con la Purpla Mobile. Deve ringraziare che c'era una vigilessa li accanto. Però forse se le avessi spiegato cosa stava facendo lui..Mi avrebbe dato il via libera :-P


 

Gli uomini e i nostri capelli

Va bene.

 

Noi ragazze esageriamo, quando pretendiamo che un maschio si accorga di ogni minima variazione di taglio o colore. Insomma, ammettiamolo. Loro non si devono preoccupare di doppie punte, ricrescita, messa in piega che si disfa…Perché dovrebbero preoccuparsi delle nostre? Crearsi un problema in più, tra l’altro così complicato per le loro menti semplici? Noi ci preoccupiamo, del resto, dei loro problemi “gravissimi” riguardanti l’auto o il calcio? Non mi pare. Se si accorgono di quando tagliamo anche di solo due millimetri i capelli, allora vuol dire che sono gay.

 

Da una parte è confortante, quando ti dicono “Tesoro, ma tu stai bene in ogni modo (ruffiani), perché spendi tanto tempo dal parrucchiere?” Potrebbe ( e ripeto potrebbe) essere un bel complimento: lui ci adora a tal punto che non gli interessa il nostro aspetto fisico. Si. Lui ama la nostra anima. Certo.

 




 

Non fatevi imbambolare, ragazze. Se un uomo afferma questo, i motivi possono essere soltanto i seguenti:

 

-         si è appena preso una cazziata colossale da noi perché ci ha spettinate appena uscite dal parrucchiere facendoci buttare al vento fior di euro.

-         Non si è accorto affatto del cambiamento e cerca di indorarci la pillola prima che cominciamo a sbraitare come ossesse e gliela neghiamo per almeno un mese

-         E’ nostro marito e deve sborsarci lui i soldi per il parrucchiere

-         Ne ha appena fatta una delle sue.

 

Certo, è proprio così. La prova? Arrivate un giorno spettinate. Ma spettinate di brutto. State a guardare che reazione hanno. Improvvisamente faranno finta di non conoscerci. Insomma, sono convinti che una donna sia bella grazie a una strana alchimia naturale. Non immaginano, poveri, che ognuna di noi patisce le pene dell’inferno per rendersi presentabile, chi più, chi meno.

 

Sono un po’ come quei bambini che si stupiscono di scoprire che un giocattolo funziona grazie a dei meccanismi e non perché dotato di un animo.

 

Che poi, cari ometti.. Voi che andate in giro a sbavare dietro alle modelle o alle figone… O che vi pavoneggiate della vostra ragazza… Ma davvero credete che esistano delle donne perfette senza bisogno di parrucchiere/estetista/ritocchino vari?




Certo, e magari pensate pure che Babbo Natale esista ancora.

 

AHAH!

 

… Ma per piacere.

 

Comunque, piccolo aneddoto

 

Ho sempre portato i capelli molto corti, a caschetto, neri. Un bel giorno decido di aggiungere n° 30 ciocche di extensions lilla lunghe fino a metà schiena.

 

Quel giorno il famigerato M. mi accompagna dal parrucchiere e torna a prendermi a lavoro ultimato. Quando esco, non fa una piega, non un commento. “Allora, ti piace?” gli chiedo “Stai bene” mi risponde. Boh, dopo un cambiamento così radicale mi sembra una reazione piatta, ma non dico null’altro.

 

Passa una settimana.

 

Usciamo con degli amici a cena

 

Appena gli altri mi vedono (uomini e donne) dirompono in un “OOOH” affascinato. E poi giù di commenti “Ma come stai bene” “ma che bel colore” “ma quanto le hai pagate”. AL che M. si volge a guardarmi stranito. E glielo leggo nello sguardo, in quel momento in cui i nostri occhi si incontrano: non si era accorto di nulla.

 

Una nostra amica si volta verso di lui “E a te piacciono?” gli chiede. Lui deglutisce. Io sorrido. E serafica, con tono pacato “Lui, non se ne è nemmeno accorto”

 

M. avvampa. Io lo lascio in pasto ai nostri amici che lo insultano al posto mio (maschi compresi) godendomi la scena con aria sorniona.

 

Da quella volta non ha più fatto un errore del genere.

La chat e le tecniche di abbordaggio

Da anni ormai sono iscritta ad una community nella quale pullulano maschietti vogliosi in cerca di pulzelle compiacenti. Ovviamente la community non è nata per questo scopo ma altrettanto ovviamente questo è soltanto un dettaglio insignificante per i suddetti ometti.


Ormai ho fatto il callo ad esser contattata dai più dispariati prototipi di maschi in calore, probabilmente convinti di essere grandi latin lovers e che per far cadere una donna ai propri piedi bastino due paroline tratte direttamente dai baci perugina.


Il tipo che mi è piaciuto di più, è un aficionados che mi scrive con cadenza regolare ormai da circa sei anni.


Ogni due giorni mi manda la frasetta del tipo "non smettere mai di sorridere, perchè il tuo sorriso è la mia unica ragione di vita"


...


...


Ma se non mi hai mai vista!!!!


La prima volta gli ho risposto (essì, ho sto brutto vizio di essere educata e poi ero piccola e impreparata) dicendogli "guarda, non sono in cerca di storie... Comunque grazie per le parole. Ciao." Da li per tutto il giorno ha continuato a martellarmi con frasi del genere e domande in stile "terzo grado" (chisedidoveseiquantiannihaicomeseifattamisurecarattereposizionepreferita - il tutto condito di k e roba varia) ai miei continui tentativi di portare la conversazione a parametri più "umani", lui ha raggiunto il culmine dicendomi "ma guarda che io sono un principe azzurro. Son bellissimo, alto biondo, muscoloso con gli occhi azzurri e sto cercando la donna da sposare" e... E' davvero convinto di questo.


Beh. Quel giorno alla fine, disperata, gli ho risposto malamente prendendomi della stronza.


Dopo due giorni lo ha rifatto. Stessa frasetta. Io non gli rispondo. Lui scrive ancora "Ciao, mi piacerebbe conoscerti, io sono un principe azzurro. Son bellissimo, alto biondo, muscoloso con gli occhi azzurri e sto cercando la donna da sposare"


...


...


...


E così via, appunto, per circa sei anni, ogni due giorni o poco più. Ogni volta si dimentica di avermi già contattata. A volte glielo faccio presente, altre volte mi diverto (se sono in un momento di noia estrema) a rispondergli come se ci fossi cascata, per vedere fin dove arriva. Mi ha tempestato la mail di foto sue in pose plastiche (vi assicuro, non è un bello spettacolo) lodandosi ed imbrodandosi. Alla fine della giornata, come per seguire un rito, lo mando a quel paese e mi faccio dare della stronza (eh si, è amore questo!)


A volte credo che valga la pena stare in chat solo come tipi come lui. E sono tanti, credetemi.

Di come ho lasciato M.

Ok, con l'autorizzazione della grande capa Cerveza, ri-posto i vecchi post da me scritti sul precedente blog. Basiotti!



 








..Che M. fosse tirchio, nonostante la sua più che soddisfacente disponibilità economica, mi è stato chiaro fin dai primi mesi. Poichè andava ancora all'università, al tempo, lo giustificavo ancora con le attenuanti del caso.


Allo stesso modo, mi era chiaro che lui fosse un tipino piuttosto "algido", ma lo giustificavo dicendo che in fondo non aveva mai avuto una ragazza prima di me (alla "tenera" età di 25 anni).


Ho smesso di giustificarlo, dopo due anni e mezzo di fidanzamento e dopo che ha trovato un lavoro da 5000 euro al mese..E dopo la seguente catena di eventi...


Natale. La nostra storia stava già vacillando, ma speravo che la crisi fosse superabile e imputabile soltanto allo stress della laurea appena conseguita. Da qualche mese mi ero "innamorata" di un ciondolo (del misero valore di 30 euro) piuttosto particolare. Lo avevamo visto insieme; non sono mai stata un'amante dei gioielli e tanto meno una che "chiede" i regali. Ma questo ciondolo era..fantastico. Ed era uno di quei ciondoli che sarebbe carino ti regalasse il tuo fidanzato, quando lo hai, non so se mi capite.


Continuavo a fermarmi davanti a quella vetrina con lui e a fissare incantata il monile, dicendogli quanto mi piacesse.


Beh. Arriviamo a Natale, appunto. Dentro di me ero convinta (non so bene in base a cosa) che lui mi avrebbe regalato quel ciondolo. Insomma, i maschi non sanno mai cosa regalare alla fidanzata, lui tanto meno. Cosa c'era di più semplice che comprare quello, sapendo di farmi felice?


25 dicembre. Lui arriva con un pacco enorme. Fra me e me rido, pensando che ha pure trovato un modo originale per impachettare un cazzillino grosso quanto un dito. Ci dedichiamo all'apertura dei pacchi. Primo strato di carta. Scatola di cartone. Ancora sorrido. Mi avrà fatto il pacco in stile matrioska, penso. Apro lo scatolone.


...


...


...


Dentro ci sono i componenti per una sedia da ufficio, alla quale - secondo lui - dovrei trovar locazione nella mia stanzetta di 30 mq già zeppa fino all'inverosimile. Non ho nemmeno la scrivania. Ostinata e testarda, continuo a scavare nella scatola. Il ciondolo sarà nascosto.. Tutto questo sarà uno scherzo... Prendo in considerazione anche l'idea di tagliare il tessuto della sedia, convincendomi che il ciondolo - il regalo VERO - sia nascosto nell'imbottitura.


Quando lui mi ferma dandomi della  pazza, il mio sorriso si congela. Mi ha *davvero* regalato una sedia da ufficio. Dopo due anni insieme (non dieci, due!!). Vorrei tirargliela dietro. Tuttavia faccio buon viso a cattivo gioco e superiamo Natale e Capodanno (quest ultimo coi suoi genitori perchè lui non aveva voglia di uscire con gli amici).


Si arriva a San Valentino.


Io spero ancora nel ciondolo. Di solito non ho mai chiesto di festeggiare San Valentino, ma stavolta lo faccio. Lui si ferma da me e annuncia che mentre lavoro andrà a comprare la cena giapponese (la mia preferita) per festeggiare a casa. Ok, già son disposta a perdonarlo solo per quest'idea.


Non fosse che lui, si, va a prendere la cena giapponese ma poi mi presenta il conto.. Non fosse che il seguito della suddetta cena invece di essere una serie di evoluzioni da letto si trasforma in lui addormentato sul divano davanti alla televisione (e quindi il completino sexy comprato per l'occasione è stato del tutto inutile)


Non. Fosse. Che.


Non mi ha di nuovo comprato il ciondolo.


Non ha comprato niente.


Io ho messo a  ferro e fuoco la città per procurargli una serie di DVD introvabili. E lui non mi ha comprato niente


E mi ha fatto pagare la cena


Per intero


Ah, però.. L'è andata a prendere lui


Si si


E io, ingrata, che quando gli amici ci hanno chiesto cosa avessimo fatto per San Valentino ho preferito dire "niente" facendolo arrabbiare tantissimo.


Ok, penserete mica che sia finita qui? Ovviamente no. Perchè la qui presente è testona più di un ariete.


Mi sfogo con un'amica comune sulla situazione. Lei, gioia santa, prende in disparte il mio ex e gli cerca di spiegare che se non vuole perdermi dovrebbe - come dire - cercare di recuperare la faccia. A breve ci sarebbe stato il nostro anniversario, quale occasione migliore? Gli da un paio di consigli a mia insaputa.


Lui mi fa "Oh, guarda. Per il nostro anniversario ti porto a cena in quel ristorante di pesce che ti piace tanto" e io tutta felice, accetto. Dai, magari è stato solo un momento. Adesso si farà perdonare.


Il ristorante è dei suoi cugini, ma davvero mi piace da impazzire. Mi metto in tiro che più in tiro non si può.


Mi porta al ristorante. Mi fa trovare un mazzo enorme di fiori sul tavolo... Non mi piacciono i fiori e uno dopo due anni dovrebbe saperlo, ma pazienza, apprezzo il gesto. Ceniamo. Del ciondolo nemmeno l'ombra. Pazienza. Ormai mi son rassegnata. Arriva il momento di pagare il conto. Il cugino di M. si avvicina al tavolo e mostra solo a lui il fogliettino. M. lo legge. Si volta verso di me e mi fa "sono 50 euro, Laura".


...


...


Sgrano gli occhi


Il cugino di M. è indeciso se dargli una botta in testa nella speranza che rinsavisca oppure mettersi a piangere (o a ridere). Si affretta a sussurrargli "se proprio devi farla pagare, per lei sono solo venti. Nel conto c'è anche il prezzo dei fiori"


Ovviamente sento tutto.


Senza fare una piega, mi alzo.


Prendo il portafoglio e gli butto i soldi sul tavolo, a mo di sfregio.


Gli volto le spalle, senza dire una parola, e me ne vado.


Non l'ho mai più nè visto nè sentito.

Dialogo surreale (ma è successo davvero ç_ç)

Lui: Sono nervoso, tutte le donne sono stronze, da oggi in poi sarò stronzo pure io!


Io [che sono donna e non solo.. ci esco insieme]: ...E' successo qualcosa?


Lui: Ma no, è che ho fatto un bilancio di fine anno e ho visto che tutte mi hanno fatto del male...


Io: ...ehm. IO spero di essere nella parte positiva del tuo bilancio...


Lui: Ma che c'entra.. Ovviamente tu sei nella parte positiva. Ma tu sei li...


Io: .... io sono qui?


Lui: si, certo. Tu sei li. Sei una sicurezza. Con te mi diverto, sto bene, sono sereno.. Insomma è tutto fantastico . E so che ci sei sempre.


Io: ... [e intanto mi chiedo perchè allora si preoccupi tanto di altre donne che non dovrebbero nemmenoesistere, oltre a sentirmi un cagnolino]


Lui: ...Però non è una cosa seria.

e rieccomiii

Bene bene, innanzitutto BUON ANNO a tutte, care amiche zitelle.


Avete fatto fede al detto "CHI NON TROMBA A CAPODANNO NON TROMBA TUTTO L'ANNO?" io si. Però non so voi, mi è sempre andata benissimo e nonostante saltassi l anotte di capodanno, durante l'anno mi son sempre data alla pazza gioia.


Come una brava BJ, da qualche mese sono a dieta e mi sono anche fatta mettere la cyclette in ufficio U.U i risultati si vedono: sono già dimagrita un bel po'. Solo che se fosse per certi ometti che conosco, mi verrebbe vogllia di non dimagrire solo per ripicca.


L'uomo esteta. Eh già. Quello che ti critica per ogni minimo difetto


La maggior parte delle volte è perchè sanno benissimo di esser impresentabili loro e riversano su di noi le loro frustrazioni. Trovo davvero umiliante ridursi a cambiare aspetto solo "perchè piace a lui." Io mi son messa a dieta per piacere a me. E se sento ancora uno che mi dice "ma quand'è che torni magra come prima? " oppure mi fa capire chiaramente che la storia seria (ma non la trombta, attenzione) è preclusa dal rotolino di ciccia... Lo sbrano vivo! Anzi no, che sono a dieta. Lo faccio a fettine va...

sabato 20 gennaio 2007

Perle di saggezza: Inferiorità maschile, parte I

Uomini... ricordate che, quando nel cammino della vita, una donna vi busserà alle spalle, non è perche è rimasta indietro... è perche vi ha doppiato!!!

Mi presento [alcolisti anonimi style].

Salve, il mio nome è Ryuko [ovviamente il mio vero nome non è Ryuko, è molto meno figo, ma mi piace farmi chiamare così], e sono una single per scelta altrui. Di tutti gli altrui, a quanto pare. Vabbé, insomma, non crediate che pensi agli uomini tutto il giorno, no: ogni tanto penso pure alla musica.


Assomiglio molto a Bridget Jones, tranne che per i capelli biondi e le sigarette. Ah, già, e il fatto che lei dopo il film ritorna magra [ma forse mi confondo con Renée Zellwegger]. Ho 19 anni e non so che fare della mia vita. Per adesso studio, o almeno ci provo. Oltre che zitella sono anche molto nerd, potete immaginare il connubio. Anch'io tengo un diario, che è meglio che non capiti mai nelle mani di nessuno. Dimenticavo: se mi succede di parlare in pubblico divento davvero imbarazzante, ma non ho nessun Mark Darcy pronto a soccorrermi.


Sapete cosa? Non avevo dubbi che mi avreste accettata nel club delle zitelle, sono la zitella numero uno, io. Diciannove [quasi venti ormai] anni di solitudine. Se un giorno portassi un fidanzato a casa, mio padre invece che l'interrogatorio gli farebbe le feste. L'unica cosa che mi manca per essere una perfetta zitella è l'amico ghèi. O forse ce l'ho già, ma non me l'ha detto.


So che ci troveremo molto bene. Passatemi una vodka, grazie.

venerdì 19 gennaio 2007

Che cali il Red-carpet


Non fatevi ingannare dal 'red carpet',non sono una che se la tira...fatta questa premessa mi presento a voi tutte,mi chiamo Elettra e tra una settimana e menza farò 19 anni(l'età più BESTIA che ci possa essere),a causa di un piccolo 'inconveniente' che si chiama Costanza Damanti(morirai inculata da un ratto gigante portatore di epatite A,B,C,D,fino alla zeta comprese le lettere J,K,W) frequento ancora il liceo,lo Spedalieri per esattezza,ultimo anno ovviamente.Ho scelto Bageisha come soprannome perchè in me la voglia di ******* c'è come in tutti gli esseri umani (e quindi Bagascia) ma,da brava crasta quale sono, mi sono sempre trasformata in un adorabile zerbino con tanto di 'benvenuti' sulla maglietta (e quindi Geisha)...eh già...Ma adesso ciancio alle bande,sono appena entrata nel club delle zitelle e ne sono onoraterrima,mi diletterò anch'io nello sfogare la pazzia causata da anni di repressioni e anche nello sfoggio di qualche perla di saggezza(ma solo dopo un tot di unità alcoliche).


BENE! la mia figuraccia l'ho fatta...Thanks to Cerveza(aspè no..forse il 'to' non ci sta'..vabbè il senso l'avete capito)


With ammmore Bageisha


LADIEEEEES AND GENTLEMAAAAN!!

Rinasce il club delle zitelle!!!!!! Dopo un attacco hacker (lasciam perdere) che distrusse tutti i miei blog, tra 12 ore quotidiane d studio e 6 di sonno, sono riuscita a ricreare questo blog. In attesa di tornare a carburare come prima con tutte le mie colleghe co-bloggers, vi saluto e dò il via a Bageisha, la nostra ultima leva che ri-posterà il suo post di presentazione, cancellato (come tutti gli altri) dal suddetto hackeraggio. Colgo l'occasione che questo blog è aperto a tutte le aspiranti zitelle del web, per sapere come partecipare, leggete l'apposito box a sinistra. un saluto colleghe, cento di questi giorni ;)