mercoledì 22 dicembre 2010

Jingle Bells

Dunque, dunque, dunque...è Natale! Per chi non se ne fosse accorto.
Io ho scritto la lettera a Babbo Natale...devo solo inviarla all'indirizzo: Rovaniemi, Lapponia, Circolo Polare Artico (nonostante ogni anno mio padre mi dettasse l'indirizzo completo, io continuo a non ricordarlo!)
Bè, sarebbe bello poter tornare bambini...eh!
Questa è la mia letterina:


Caro Babbo Natale,



eh si, lo so, c'ho 20 anni e ancora ti scrivo la letterina. Ma cosa vuoi farci, sono rimasta bambina dentro, e di crescere, proprio non mi va!



Veniamo al dunque, inutile fare giri di parole, lo sappiamo che sei ricco e che ogni anno, in questo periodo tutti si sentono liberi di farti richieste d'ogni genere.



Temo che per te prenderle sul serio sia una questione della massima importanza!



Mah, insomma, in quanto 20enne tendente terribilmente al +1, cosa potrei mai desiderare?



Fosse possibile ti chiederei la pace nel mondo, la fine della guerra, la morte dei cattivi (leggi Berlusconi), il senno, la coerenza, la salute mentale, la salute fisica, la libertà di pensiero, di stampa, di parola.



Lo so che 'ste cose non si possono chiedere, perchè tu, guarda caso, non puoi portarmele, né una alla volta, né tutte insieme.



Magari potrei chiederti un 30 cum laude al prossimo esame, ma so che è una cosa che riguarda solo me e il mio impegno (nonché la mia calcolatrice,la mia vista, la mia memoria) .



Ma caro Babbo Natale, cosa mai potrei chiederti?



C'hai i soldi? Dammene qualcuno...ma tanto non me li godrei perchè infondo, non mi interessano più di tanto.



Mi interessa della vita...



no, non lo so.



Mi interessa d'esser felice e di trovare qualcuno con cui essere felice. E la felicità non lo so manco di che materia è fatta, so solo che se è condivisa è qualcosa di assolutamente meraviglioso, e io vorrei condividerla più che posso.



Mi interessa, caro Babbo, di avere un vita sufficientemente complicata (come direbbe Winnicott), che mi fornisca il giusto quantitativo di pensieri e i giusti momenti di tranquillità.



Augurerei questo anche a tutti gli altri, se così gradiscono.



Mi piacerebbe, caro Babbo, d'esser circondata di sorrisi, d'aver sempre un obiettivo da raggiungere, di trovare spesso una mano tesa lì per aiutarmi, e di saper tendere io la mano agli altri, d'esser utile a chi mi vuole, e anche a chi non mi vuole. Vorrei poter realizzare mille sogni, o anche trovarne uno solo che valga la pena d'esser vissuto.



Te lo dico, mi piacerebbe volare. Con la mente, con il corpo, con il cuore. Volare e volare.



Altre volte vorrei saper usare il teletrasporto e raggiungere in un attimo il luogo in cui dovrei essere.



Mi piacerebbe trovare sempre la spinta, la volontà, la determinazione, in me e negli altri per andare avanti, per guardare al futuro senza temere gli ostacoli, senza esser spaventati dall'ignoto.



Vorrei che questo bastasse.



Mi piacerebbe, poi, una dose piuttosto abbondante di coraggio, da regalare, e un po' da tenere, il coraggio per cacciar le unghie e per parlare, per non temere d'esser fraintesi, per non temere d'esser aggrediti.



Oh, caro Babbo, lo so che saresti più felice se ti chiedessi, che so, la casa di Barbie, ma quella già ce l'ho. Potrei chiederti un scorta di calzini, un Wacom Tablet sufficientemente buona, una custodia per il portatile, di quelle carine però, non quelle cinesi, potrei chiederti materiale da disegno, carta in quantità industriale, o chiederti addirittura un armadio nuovo (cioè proprio il mobile, non il contenuto!), un pupazzo di barbapapà(anzi, di Barbabarba che è il mio preferito), la tazza di Eyeore della Disney, o un bel pigiama nuovo,un completo intimo, blu se possibile, o verde petrolio, che è il mio colore preferito(io lo chiama verde acqua scuro, altri dicono che è turchese...mah!),The Sims3, o i libri di svedese che vò cercando (tipo "På Svenska"), anzi no, regalami un viaggio, dove vuoi, ma di almeno un mese...minimo! Sono tante le cose che mi piacerebbe ricevere, se avessi ancora tempo e voglia l'elenco lo continuerei, ma so che non è questo ciò che conta.



Eh, sarà che siamo fatti per essere insoddisfatti però ho deciso che...Sai che c'è Babbo Natà? Tieniteli tu i regali, che io sto bene così.

Ne approfitto per farvi gli auguri! Buon Natale!! :)

domenica 12 dicembre 2010

Question marks

È da un po' che la mia relazione con ragazzorefrattarioalromanticismo va avanti e il fatto che stia andando avanti promette bene.
Solo che io sono confusa, sono piena di domande che non trovano risposta, perché lui non riesce a rispondere. Sono domande del tipo "perché non stiamo insieme?" oppure "perché non riesci ad amarmi?".
Il punto è che io non voglio forzare nessuno, sto aspettanto paziente, ma più aspetto e più questa confusione dentro me diventa angoscia.
In un altro momento della mia vita non avrei resistito così tanto, avrei mollato tutto e sarei andata via. Ammetto che a volte mi viene di prendere e lanciare tutto per aria. Mi dico di essere stupida a farmi trattare così, mi dico che aspettare non servirà a nulla con lui che risponde sempre un deciso "no" se gli chiedo "mi ami?". Però non è così facile. Dovrei andare via, lasciarlo, ma c'è questo legame che mi impedisce di allontanarmi da lui. Come questa sorta di speranza che un giorno si sistemerà tutto, che se do il meglio di me non può non innamorarsi.
E che io nutra cotanta speranza è dovuto, in parte, al fatto che ho visto dei cambiamenti in lui e nella nostra storia: fino a qualche mese fa io ero tenuta ben nascosta a tutti; fino al mese scorso lui si considerava single.
Ma se mi stessi semplicemente illudendo? Se stessi costruendo solo castelli sulle nuvole?
Queste sono le domande che mi ronzano in testa durante il giorno, domande che sogno la notte quando mi sveglio di botto con un sobbalzo.
Le uniche certezze che ho sin ora è che ho un relazione senza etichetta terminologica con una persona che non mi ama e non sa se riuscirà mai ad amarmi. Che dice però di volermi bene e di reputarmi importante.
Come mi dovrei sentire?

venerdì 10 dicembre 2010

The final Break Down

Care Bridgets,
forse è davvero, finalmente, giunto i momento di scrivere il capitolo finale di questa storia di me**a.
Al momento, per dirla tutta sono talmente arrabbiata che mi stupisco di come faccio ancora a mantenere un contegno.
P mi aveva chiesto di accoglierlo a Roma per il suo ritorno. Cosa per me non facile, poiché sarò a casa (nel mio paesino) dal 17 dicembre, e lui torna il 22. Mi ero convinta che per sistemare la situazione sarebbe stato bello poter approfittare della casa vuota e dell'atmosfera di Roma. Mi ero convinta davvero.
Andava davvero tutto liscio, mi potevo dire anche quasi felice. Poi, nel bel mezzo della lezione di statistica mi arriva un messaggio da Domi, mia amica e "consulente sentimentale" che recita tipo:"Ho visto il nuovo stato sentimentale di P su facebook...come stai?"
Sapendo che il suo stato è sempre stato, nonostante tutto, "fidanzato ufficialmente" anche dopo aver lasciato l'altra, chiedo con le mani che già in tremore "Che stato?"
Impegnato.
Ragazze il tipo s'è impegnato.
Vi rendete conto?
No, io ancora non riesco ad arrivarci.
MA CHE C'HAI IN TESTA? BRUCHI?!?!?
Pur sapendo che certamente avrebbe avuto il cellulare italiano spento gli mando un sms "Tu...saresti...impegnato?"
Ovviamente nessuna risposta.
Ovvio.
Ora, capirete bene che io il 22 non sarò a Roma, ma a casa mia, vicino al fuocherello.
Che non voglio vederlo neanche da lontano quest'essere infimo, pessimo e disgustoso.
Non mi fa male il fatto che si sia "impegnato"...ma il fatto che non mi abbia detto NULLA!
E questo vuol dire una serie di cose: 
1. Mi ha mancato di rispetto come AMICA (che poi lui mi dice che sono la sua migliore amica!)
2. Mi ha mancato di rispetto come PERSONA 
3. Allora tutto quello che ci siamo detti prima della partenza dov'è andato a finire? (Ho bisogno di te, ti manderò la buonanotte tutte le sere, ci vedremo a Natale, mi piaci, mi mancherai, provo qualcosa per te, ecc..ecc...ecc..)
4. E' un enorme e sconfinato EGOISTA e NARCISISTA.
5. La sua ex AVEVA RAGIONE
6. Vaffanculo.

Sto aspettando che sia lui a contattarmi in un modo o in un altro, perché se lo faccio io credo che non sarei in grado di trattenermi dallo spaccare tutto.
Di fatto, con me, ha chiuso.
Se davvero sono importante (la persona più importante della sua vita!), soffrirà per la mia assenza, e sinceramente in questo momento voglio che soffra come un cane, così come ho sofferto io.

No alarms and no surprises


Avevo lasciato una questione in sospeso ed è bene che ora vi aggiorni.



Avevo deciso di parlare con CapitanFenomeno perché era l'unica cosa possibile da fare ma per svariati motivi non ci ero ancora riuscita ma finalmente ce l'ho fatta (il pubblico esplode in applausi incontrollati perché ormai nessuno sperava più in una svolta)



Gli mando un sms per chiedergli di vederci perché avevo una cosa da dirgli e ci siamo visti.



Scena: automobile, sua.



Luogo: sotto casa, mia.



Spegne la macchina e io comincio a parlare come un fiume in piena, gli dico che non mi è indifferente (ridicolo eufemismo per non dirgli che me lo sogno anche la notte) ma che so già che per lui le cose sono diverse e che, quindi, non mi sono fatta né illusioni, né aspettative.



Finisco questo bel discorso (che mi ero ripetuta mentalmente qualcosa come ventordici miliardi di volte e che poi a voce si è rivelato qualcosa di sgrammaticato e inascoltabile) e poi mi giro a guardarlo per vedere una sua reazione. Lui guarda fisso davanti a sé, credo un po' in imbarazzo, quando ad un certo punto lo vedo ridere (ricordatevi questa parte e ricordatevi anche che non era un sorriso di circostanza della serie “e ora come strazio glielo dico che lei non mi piace?” ma era, o meglio, sembrava, un sorriso di felicità) e io tra me dilaniata dalla voglia di sapere pensavo “Di' qualcosa invece di ridere!”.



Comincia a parlare e vi scrivo qua le frasi salienti “Io con te ci sto bene, lo sai”, “Anche io...” (frase lasciata a metà NON SI SPIEGA PER QUALE MOTIVO), “Io mi trovo benissimo con te” (sì questa frase l'ha usata decine di volte”, “Per ora non posso” (non si capisce quale strana forza gli impedisce di agire come vorrebbe) e cose così.



 



In sostanza quello che ho pensato io è che a quanto pare la cosa è ricambiata (altrimenti non si spiega il sorrisone e le frasi come “anche io...” lasciate a metà che facevano intendere che sia interessato alla sottoscritta) che lui ha paura. Non so di cosa ma ha paura. Forse di come potrebbe andare tra noi, non so. Anche perché se non fosse stato interessato credo che mi avrebbe detto le solite frasi trite e ritrite del genere “ci tengo a te ma ti vedo come un'amica”. E quindi su di lui c'è un enorme punto interrogativo portato avanti da non so quali dubbi.



In definitiva io posso dire di aver fatto il mio “dovere”, ho parlato con lui, non mi sono fatta illusioni ed ecco perché adesso sono veramente tranquilla e non l'ho presa male... qualcuno direbbe che adesso sono diventata più matura (il pubblico scoppia in fragorose risate) e so che comunque il prossimo passo, se mai ci dovesse essere, dovrà venire da parte sua dato che mi ha fatto intendere che ci avrebbe pensato.



Adesso quello che mi stranizza un po' è che lui mi cerca forse ancora più di prima e non sembra volersi allontanare e questo aggiunge altre domande al mio elenco. Boh le vacanze sono ormai vicine e avrò modo di vederlo più spesso, magari la situazione evolverà in qualche modo.

giovedì 9 dicembre 2010

M’ama o non m’ama.. mi fido o non mi fido..

Che fare, che dire…
Una nuova storia d’amore, credo di amarlo, o meglio, di cominciare ad amarlo ma i dubbi mi assillano.
Viviamo gia insieme, lo chiamo per una stupidaggine, non risponde e mi tormento sul motivo, stagga le foto su fb perché non se la sente di farsi vedere già con un’altra e mi incazzo come una iena.. Per lui questi cominciano ad essere scogli perché non si sente capito. Ieri mi ha detto di voler andare dal padre per le feste, lui vive dove vive l’ex. Io non mi sono incazzata, ma per me questo è un problema, so che che se deve tornare da lei meglio prima che dopo, so che devo fidarmi e comunque devono vedersi per forza perché si son lasciati per telefono.. ma io non riesco ad accettarlo, devo farlo ma come?? Il magone mi accompagna, ho paura che si comporti come il mio ex...

domenica 5 dicembre 2010

Here I am

Hola bridgets! eccomi, richiamata all'ordine! anch'io piena pienissima di cose da fare, una casa da mandare avanti, una stronza-che-gironzola-intorno-al-mio-ragazzo da richiamare all'ordine a sua volta, un colloquio di lavoro andato male...
Ma andiamo per ordine: la
stronza-che-gironzola-intorno-al-mio-ragazzo non è ancora stata richiamata per bene visto che per forza di cose non ci siamo ancora viste... ci siamo però sentite via feisbuc dove l'ho opportunamente minacciata di morte.
Il colloquio andato male.. vabbè, solita storia: colloquio di gruppo estenuante, colloquio personale in cui tu ti illudi e poi l'immancabile "le faremo sapere". E quindi ti cadono le braccia alle ginocchia,
Ma poco male, non mi dispero perchè almeno così mi godo in Natale e il Capodanno in Spagna senza problemi di non poter chiedere giorni al lavoro.. e ricomincio l'anno prossimo a cercare qualcosa.
A Natale saranno altri i problemi, cercare di non recuperare in 2 settimane quei 6 kg faticosamente mandati giù in mesi di duro lavoro... 
Un abbraccio collettivo a voi, mie care!