giovedì 16 giugno 2011

La stagione dei monsoni


Ciclicamente, mi vengono le crisi d'identità: immaginatevi una meravigliosa spiaggia tropicale sulla quale, senza capire né come né perché, all'improvviso si abbatte un monsone di quelli che proprio capisci perché ci sia il suffisso accrescitivo.
Sono nel pieno della stagione dei monsoni.



La settimana scorsa, ho rivisto dopo più di un anno l'Ex che è stato il mio unicoverograndeammòre, colui che mi sarei volenteri sposato e con cui mi sarei volentieri riprodotta per dare un seguito al mio genotipo. Non mi ha fatto grande effetto rivederlo: dopo tutto questo tempo forse quel senso di vicinanza, la telepatia che si era instaurata tra noi dopo tutto quello che avevamo passato insieme, si sono diluiti nei giorni, nei mesi che sono passati. Non riconoscevo neanche più bene la forma del suo corpo, abbracciandolo, e ho dovuto ammettere con me stessa che pure i corpi dimenticano, forse anche più rapidamente di tutto il resto. Siamo stati insieme solo per il tempo di un caffè, poi lui è tornato da NuovaFiamma, la sicula deficiente (e non me ne vogliano tutte le altre sicule del Club: specificherò che essa è di Paliemmo, e che solo in quel luogo sono concentrati tutto il mio odio e il mio disprezzo: la restante parte della Trinacria ne è immune).

Questa settimana, invece, è uscito fuori che, per meglio fare una pessima figura davanti a tuttio il pubblico di un reading che si terrà questo sabato, noi "lettori" avremmo dovuto preparare una sorta di booktrailer del nostro brano. Capite bene che il tempo stringeva, e pur disponendo io dell'amico più bello del mondo (detto "tantopoilarisolviamoalmontaggio"), occorreva trovare gente abbastanza folle da farsi riprendere da me per un progetto che nelle mie intenzioni doveva risultare del tutto tamarro e possibilmente anche un po' brutto. La prima era la mia migliore amica, che in quanto tale ormai accetta quasi passivamente ogni cosa folle io le proponga. Mancava però un attore maschio. Dopo aver contattato il tipobellomaanarchico di qualche post fa e aver incassato il suo rifiuto, ho dato una rapida scorsa alla rubrica del telefono e ho realizzato che non c'era praticamente nessuno tra i miei conoscenti che si sarebbe prestato a farsi riprendere in una bella mattina di giugno, in un giorno rigorosamente lavorativo. Sennonché si dà il caso che il buon Furio - il mio ex, con cui ci siamo lasciati a dicembre -, nel suo tempo libero si dedichi per l'appunto ad attività recitative, e sia un doppiatore da paura. A quel punto che fai, non lo chiami? E l'ho chiamato, anche se l'ultima volta che ci eravamo sentiti era stato per insultarci in modo gelido e altolocato, ma pur sempre di insulti trattavasi.
Lui è stato inaspettatamente carino e gentile, e si è messo immediatamente a disposizione. Abbiamo passato una giornata divertentissima, piena di chiarimenti ma soprattutto risate, ci siamo rinfacciati qualcosa, ne abbiamo taciute altre, abbiamo girato il video è lui è stato bravissimo - esattamente come mi aspettavo -.
Ce l'ho ancora con lui per alcuni comportamenti che secondo me sono stati scorretti, ma sarei una vera scema cretina bugiarda se non ammettessi che con lui, nonostante tutto, mi ci trovo bene. Non in senso "amoroso", ché riguardandolo bene non capivo assolutamente cosa ci potesse essere stato, in lui, a indurmi a volergli saltare addosso ogni volta che lo vedevo arrivare da lontano, e a strappargli i pantaloni di mano la mattina quando cercava di vestirsi.
Era qualcosa di più sottile, ma anche molto più dolce e - forse - più sincero: lo stare bene a ridere con lui, ad abbracciarlo e ascoltarlo, come faccio di solito coi miei amici.
Non so se lui potrà mai essere veramente mio amico, per via di certi suoi lati del carattere molto oscuri che a volte mi terrorizzano, però sicuramente l'averlo "ritrovato" mi ha fatta sorridere.

E mannaggia a me che non riesco mai ad avercela con le persone a cui ho voluto bene per più di un periodo di tempo molto - troppo - limitato.



uff.
 

14 commenti:

  1. Sarebbe stato un lungo commento il mio, così ho preferito farne un post...
    @ Cenere0polvere, abbi fede ciccuzza un giorno amerà Palermo e magari la sceglierà come metà delle sue vacanze :)
    Sicilia tutto il resto in ombra (spot promozionale^^)

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  2. Metà=Meta...
    lapsus che io voglio ignorare XD io non sono una metà della mela io sono io, io sono una mela intera!!!

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  3. Se non mettete gigante come dimensione dei post che scrivete smetterò di volervi bene u.u
    Ciò detto: mia cara, te prego, no. Assolutamente no. No, no e poi no. Insomma! Non si chiamano gli ex, mai.

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  4. @cenere: e comunque si chiamano Arancini, non Arancine -.- Stupidi palermitani

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  5. Palermo... Tzè :P

    Comunque concordo con Zula. E aggiungo che gli ex devono morire TUTTI.

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  6. Giammaaaaai!!! Il nome corretto è arancine! 

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  7. Ma a volte è pure piacevole ribeccarli, quando non hai più motivo di sfasciargli in testa il servizio di porcellana di zia Amelia.
    Quanto alla diatriba culinaria: ARANCINI. Ovviamente.
    (cenere, niente di personale, eh...)

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  8. Sono in netta minoranza ma continuerò la mia battaglia!

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  9. In perfetto ritardo, ma ho una buona scusa.. mi sto leggendo tutto il sito e ho scoperto che è una rivelazione! Ho trovato la mia strada!! :D

    .. Ti dico che gli Ex sono una brutta cosa, per fortuna io dispongo solo di uno e non ho nessuna voglia di averne un secondo.
    Però sono un'infallibile romantica e secondo me, se non c'è più attrazione non trovo ci sia niente male nel cercare di stabilire un'amicizia. Si condivide tanto, ci odia parecchio, ma si va anche avanti, e questa potrebbe essere la dimostrazione!

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  10. Brilla, nooooo! Non dire eresie!

    Come ti viene in mente, di dire che non vuoi più un altro ex? A parte che sono una fonte di conoscenza e di apertura verso il mondo, di esplorazione della diversità umana... ma vuoi mettere, il divertimento?

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  11. ciccuzza.. ahahah, non fraintendermi!
    Sono nella fase Relazione-NonRelazione: uscire insieme, ma senza impegno. Una cosa molto libera, insomma.
    Frequentarsi finchè si sta bene, e lasciarsi senza sensi di colpa se insieme non si funziona.
    in questo modo non ci si appartiene, è una libera scelta.. e non si è nemmeno ex.

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