sabato 25 settembre 2010

Post 2.1 ultimate version


Il mio pc è andato, con esso anche tutti i miei dati, tra i quali la seconda parte del post che avevo già scritto con tanto amore. Quindi quanto state per leggere è una rielaborazione, dopotutto i contenuti sono sempre gli stessi!

Capitolo 3: Ripresa – L’amore nasce in situazioni drammatiche.
Poi mi dai la notizia “Ho vinto la borsa erasmus, vado in Spagna per nove mesi!”
Che bello, che felicità, erano già due anni che mi assillavi con l’erasmus e finalmente ci sei riuscito.
Te ne vai in Spagna, la Spagna, tu ami la Spagna, ci siamo stati tante volte insieme e t’è sempre piaciuta, le ragazze poi, lì son sempre disponibili, beate loro.
Ma nove mesi sono tanti, sono quasi un anno, e grazie che ci sto male, sei l’unico vero amico che mi sia rimasto, come potrei non starci male? Ma non fa niente, se tu sei felice, va bene così.
Passiamo gli ultimi momenti insieme, le nostre esperienze solite rese ricordi fissi.
Insieme come fidanzati, forse non te ne sei mai reso conto, ma lo sembriamo, sai? I ragazzini ci chiedono quando ci sposeremo, oppure mi dicono “Sta arrivando il tuo ragazzo” oppure ti dicono “La tua ragazza è gelosa?” riferendosi a l’uno e all’altra. Si, ma tu ora parti e io avrò tempo per disintossicarmi da te.
Finalmente. Nove mesi senza la tua presenza, senza il tuo profumo che mi fa girare la testa, che mi rende felice. Senza te. Magari non ci sentiremo neanche più di tanto, e allora, il mio obiettivo sarà raggiunto: mi farò una vita senza te. Posso stare senza te. Questo ne sarà la dimostrazione.
Vai in vacanza con Cosa, felice lei di averti solo per sè ed un mio semplice messaggio, letto da lei, diventa fonte di scompiglio. Si è arrabbiata, se l’è presa con me, sono una stronza.
Cazzo che brutto effetto fa un “Buonanotte”. Un pensiero gentile, un’abitudine che avevamo preso.
Non voglio farvi litigare, non ti rispondo più, la disintossicazione comincia in anticipo.
Ma tu non sei d’accordo. Ogni giorno mi invii messaggi pregandomi di rispondere, dicendomi che hai bisogno di me, che ti manco, che mi vuoi bene.
No, mi spiace, sono inamovibile.
Così torni, gli ultimi giorni insieme, qualche uscita in compagnia, ma Cosa non deve sapere che ci sono anch’io, ovviamente. Quasi fossimo amanti, tutto di nascosto, tutto in gran segreto.
Ogni sera mi dici che sono bella, mi sorridi in un modo così dolce che io non riesco a comprendere.
“Sarà la dopamina” penso, è brillo della presenza di Cosa, penso.
31 agosto 2010, l’ultima data che ricordo. L’ultimo giorno insieme. Mi hai fatto promettere di non piangere. Te lo prometto non piangerò.
“Ti ho portato una cartolina” mi dice, si, magari me l’ha scritta pure Cosa. “E’ a casa, vienila a prendere”. Così nel bel mezzo della festa organizzata per stare ionsieme ci allontaniamo.
Ma tu non vuoi darmi la cartolina, lo sento, lo vedo, sei titubante.
nel buio del tuo salotto mi abbracci e mi dici “Mi mancherai”
“Anche tu mi mancherai…”
“Di la verità”
“La verità? MI mancherai, è questa la verità”
“Qual è la verità?”
E mi baci. Proprio sulla bocca.
Probabilmente il bacio che aspettavo da 3 anni.
Ho il cuore che mi scoppia, sta cercando di sfondare lo sterno, ho paura che tu lo senta. Ti allontano.
Sei fidanzato. Ho dei principi. Purtroppo. Niente bis. Non si può.
E mi abbracci, o forse sono io che mi lancio con la testa sul tuo petto, e ascolto il tuo cuore correre all’impazzata mentre penso, grido “Stronzo, idiota, bastardo”. Stai tremando, forse stai piangendo, ma io no, non posso. Mi dai la cartolina, sei confuso, inebetito, non riesci a far le cose per bene. Torniamo dagli altri e io mi allontano da tutti per piangere. No, non un pianto normale, una disperazione, un continuo chiedermi perché. Inveisco contro di te, hai rovinato 8 mesi di lavoro per allontanarti, per vederti solo come amico. Otto mesi per cacciarti fuori e tu rientri senza chiedere permesso. Egoista.
Fingo per il resto della serata, tu mi cerchi, cerchi la mia mano, io cerco di restare vigile, concentrata.
Un ultimo saluto, e corro a casa.
Mentre vomito lacrime i tuoi messaggi nella notte: domani  parto e quello che dovevo dirti te l’ho detto con un bacio, mi mancherà la tua dolcezza e il fatto che ti prendi cura di me senza chiedere nulla, mi mancherà il tuo profumo, i tuoi occhi…
E altre cose in tinta. Ti dico che ti aspetterò per quando tornerai a Natale, e tu che non sai come tornerai.

Epilogo.
Grazie per avermi lasciato la confusione. Mi dici che anche tu sei confuso, dopo quel bacio non sai più cosa provi per Cosa, ma qualcosa per me lo provi. Ma io vengo dopo. Dopotutto non sono mai stata un problema, sono accomodante io, ascolto tutto e tutti io. Ma Cosa è assillante, è gelosa, possessiva, vi siete lasciati e ancor di più non so che fare. Non so se esultare o preoccuparmi.
Mi hanno detto che erano 3 giorni che piangevi.
Ma nessuno se n’è fregato di tre anni persi a piangere per te.
Dici che non vuoi farmi soffrire.
Lo stai facendo sbagliato.
Provi qualcosa per me? Eppure ora a distanza di un mese non me lo sai dimostrare. Neanche lontanamente. E io non so che fare. Sei libero, potresti “spargere il seme” tranquillamente, e io non avrei diritto di dirti nulla, perché non so chi siamo, e intanto cosa farò io qui? Mi sto chiudendo in un vuoto asettico nella mia mente, continua a venirmi in mente ogni particolare di quella sera, maledetto tu. Continuo a chiedermi se mi vuoi sentire o meno, se davvero ci tieni a me o no. Mi sto logorando, e mi stufo di sentirmi dire “Tirati su!” “Trovati un altro” “Non ci pensare”…parlare è facile, grazie. Fingo d’essere felice per non ricevere domande, fingo che vada tutto bene, ma non parlo di te. Mai.

Ti ho detto che ti avrei aspettato a Natale, ma non so cosa troverai di me a Natale.

*AmaRa*
 
Questo è quanto, mi spiace aver perso l’originale, era stato scritto in periodo certamente migliore sicuramente era anche scritto meglio, ma questo è il succo. Intanto io sto qua.

8 commenti:

  1. Mi faccio vedere poco, qui, ma leggo sempre. Non commento, a meno che non ci sia qualcosa che mi tocchi particolarmente. Questo tuo post l'ha fatto.Però non sono in grado di dire nient'altro.

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  2. "L'amore oggi è un apparecchio momentaneo infilato dentro il petto....forse perchè da quella data di settembre, è aumentato li senso corrisposto del sospetto!"

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  3. @Antonio: Mi citi Bersani, che bellezza!

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  4. Non ti conosco ma ti stimo. Sono nella tua stessa situazione... tutti gli amici che suggeriscono "Ma lasciala perdere, quella"... Parole. E magari mi convinco che ce la farò, che in fondo lei non è neanche questo granchè. Poi la vedo e BAM. Sportellata di un Ducato del 1992 in piena faccia.

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  5. Strano come le persone più importanti della nostra vita ci portino alla distruzione o finiscano per farsi odiare.

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