lunedì 22 gennaio 2007

L'abbordatore fatalista

10112006(003)Era un pomeriggio di giugno. Mi trovavo alla stazione principale di Torino, in attesa di una persona. Siccome come al solito il treno era in ritardo, mi aggiravo per i negozietti per far passare il tempo. Noto un tizio sulla trentina passata, ben vestito ma con gli occhi spiritati, che compare come dal nulla a pochi passi da me e che sembra seguirmi. Mi fissa sorridendo. All'inizio penso di essere paranoica io: in una stazione piuttosto grande non è detto che uno si metta a seguire o a fissare proprio me. Continuo a gironzolare. Di tanto in tanto mi guardo intorno. A volte non lo vedo più, altre volte invece riappare. Mi convinco di essermi fatta un film. Poi però mi fermo in cima al binario a cui doveva arrivare il treno del tizio che stavo aspettando ed ecco che lo rivedo. Scatta seconda paranoa: forse lo conosco e non lo riconosco. Cioè, è noto che io non ci veda affatto bene e che sia svampita, niente di più facile, insomma. Va beh, io continuo a starmene per i fatti miei. Ad un tratto questo mi si avvicina e mi saluta con un "Ciao!" allegrissimo. E io ricambio, sorridendo (io sorrido sempre). Lui prende e va via. Io resto un momento perplessa a guardarlo mentre se ne va e poi torno a pensare ai fatti miei, ancora indecisa fra la versione "lo conosco e non mi ricordo di lui" o "è un folle" ..Non che il fatto che io lo possa conoscere escluda che sia folle... Comunque.


Dopo pochi istanti torna accanto a me. E si svolge il seguente dialogo


Abbordatore Fatalista: "Ciao, posso invitarti a prendere un caffè?"


Io: "No, grazie" (ormai ho capito che no, non lo conosco)


AF: "Nemmeno qui al bar della stazione?"


Io: "ehm... No. Grazie."


AF: "Ma come facciamo? Io voglio assolutamente conoscerti"


Io: "..."


AF: "Va beh.. Mi daresti il tuo numero di cellulare? Oppure se preferisci ti do il mio"


Io "No."


AF: "Ma non c'è proprio nessun modo? Cavolo, per una volta che vedo la donna della mia vita, è destino, non posso pensare di perderti così (ci mancava che mi dicesse che il nostro futuro era scritto nelle stelle e mi sarei convinta di ritrovarmi all'interno di un film senza saperlo)... Io fra poco ho il treno che mi riporta a Napoli, ora o mai più!"


Io: "Guarda, direi la seconda. E magari vai a prendere il treno, prima che perdi pure quello."


Lui se ne va con la coda fra le gambe e scompare nel nulla. Io per fortuna vengo raggiunta dalla persona che aspettavo. Usciamo dalla stazione, saliamo in auto... E chi mi attraversa la strada? Proprio lui, l'abbordatore fatalista, al seguito di un'altra poveretta. Ero mooolto tentata di metterlo sotto con la Purpla Mobile. Deve ringraziare che c'era una vigilessa li accanto. Però forse se le avessi spiegato cosa stava facendo lui..Mi avrebbe dato il via libera :-P


 

2 commenti:

  1. Non sai che ti sei persa.. tzè

    abbordatore fatalista

    RispondiElimina
  2. Non sai che ti sei persa.. tzè

    abbordatore fatalista

    RispondiElimina