lunedì 22 gennaio 2007

Di come ho lasciato M.

Ok, con l'autorizzazione della grande capa Cerveza, ri-posto i vecchi post da me scritti sul precedente blog. Basiotti!



 








..Che M. fosse tirchio, nonostante la sua più che soddisfacente disponibilità economica, mi è stato chiaro fin dai primi mesi. Poichè andava ancora all'università, al tempo, lo giustificavo ancora con le attenuanti del caso.


Allo stesso modo, mi era chiaro che lui fosse un tipino piuttosto "algido", ma lo giustificavo dicendo che in fondo non aveva mai avuto una ragazza prima di me (alla "tenera" età di 25 anni).


Ho smesso di giustificarlo, dopo due anni e mezzo di fidanzamento e dopo che ha trovato un lavoro da 5000 euro al mese..E dopo la seguente catena di eventi...


Natale. La nostra storia stava già vacillando, ma speravo che la crisi fosse superabile e imputabile soltanto allo stress della laurea appena conseguita. Da qualche mese mi ero "innamorata" di un ciondolo (del misero valore di 30 euro) piuttosto particolare. Lo avevamo visto insieme; non sono mai stata un'amante dei gioielli e tanto meno una che "chiede" i regali. Ma questo ciondolo era..fantastico. Ed era uno di quei ciondoli che sarebbe carino ti regalasse il tuo fidanzato, quando lo hai, non so se mi capite.


Continuavo a fermarmi davanti a quella vetrina con lui e a fissare incantata il monile, dicendogli quanto mi piacesse.


Beh. Arriviamo a Natale, appunto. Dentro di me ero convinta (non so bene in base a cosa) che lui mi avrebbe regalato quel ciondolo. Insomma, i maschi non sanno mai cosa regalare alla fidanzata, lui tanto meno. Cosa c'era di più semplice che comprare quello, sapendo di farmi felice?


25 dicembre. Lui arriva con un pacco enorme. Fra me e me rido, pensando che ha pure trovato un modo originale per impachettare un cazzillino grosso quanto un dito. Ci dedichiamo all'apertura dei pacchi. Primo strato di carta. Scatola di cartone. Ancora sorrido. Mi avrà fatto il pacco in stile matrioska, penso. Apro lo scatolone.


...


...


...


Dentro ci sono i componenti per una sedia da ufficio, alla quale - secondo lui - dovrei trovar locazione nella mia stanzetta di 30 mq già zeppa fino all'inverosimile. Non ho nemmeno la scrivania. Ostinata e testarda, continuo a scavare nella scatola. Il ciondolo sarà nascosto.. Tutto questo sarà uno scherzo... Prendo in considerazione anche l'idea di tagliare il tessuto della sedia, convincendomi che il ciondolo - il regalo VERO - sia nascosto nell'imbottitura.


Quando lui mi ferma dandomi della  pazza, il mio sorriso si congela. Mi ha *davvero* regalato una sedia da ufficio. Dopo due anni insieme (non dieci, due!!). Vorrei tirargliela dietro. Tuttavia faccio buon viso a cattivo gioco e superiamo Natale e Capodanno (quest ultimo coi suoi genitori perchè lui non aveva voglia di uscire con gli amici).


Si arriva a San Valentino.


Io spero ancora nel ciondolo. Di solito non ho mai chiesto di festeggiare San Valentino, ma stavolta lo faccio. Lui si ferma da me e annuncia che mentre lavoro andrà a comprare la cena giapponese (la mia preferita) per festeggiare a casa. Ok, già son disposta a perdonarlo solo per quest'idea.


Non fosse che lui, si, va a prendere la cena giapponese ma poi mi presenta il conto.. Non fosse che il seguito della suddetta cena invece di essere una serie di evoluzioni da letto si trasforma in lui addormentato sul divano davanti alla televisione (e quindi il completino sexy comprato per l'occasione è stato del tutto inutile)


Non. Fosse. Che.


Non mi ha di nuovo comprato il ciondolo.


Non ha comprato niente.


Io ho messo a  ferro e fuoco la città per procurargli una serie di DVD introvabili. E lui non mi ha comprato niente


E mi ha fatto pagare la cena


Per intero


Ah, però.. L'è andata a prendere lui


Si si


E io, ingrata, che quando gli amici ci hanno chiesto cosa avessimo fatto per San Valentino ho preferito dire "niente" facendolo arrabbiare tantissimo.


Ok, penserete mica che sia finita qui? Ovviamente no. Perchè la qui presente è testona più di un ariete.


Mi sfogo con un'amica comune sulla situazione. Lei, gioia santa, prende in disparte il mio ex e gli cerca di spiegare che se non vuole perdermi dovrebbe - come dire - cercare di recuperare la faccia. A breve ci sarebbe stato il nostro anniversario, quale occasione migliore? Gli da un paio di consigli a mia insaputa.


Lui mi fa "Oh, guarda. Per il nostro anniversario ti porto a cena in quel ristorante di pesce che ti piace tanto" e io tutta felice, accetto. Dai, magari è stato solo un momento. Adesso si farà perdonare.


Il ristorante è dei suoi cugini, ma davvero mi piace da impazzire. Mi metto in tiro che più in tiro non si può.


Mi porta al ristorante. Mi fa trovare un mazzo enorme di fiori sul tavolo... Non mi piacciono i fiori e uno dopo due anni dovrebbe saperlo, ma pazienza, apprezzo il gesto. Ceniamo. Del ciondolo nemmeno l'ombra. Pazienza. Ormai mi son rassegnata. Arriva il momento di pagare il conto. Il cugino di M. si avvicina al tavolo e mostra solo a lui il fogliettino. M. lo legge. Si volta verso di me e mi fa "sono 50 euro, Laura".


...


...


Sgrano gli occhi


Il cugino di M. è indeciso se dargli una botta in testa nella speranza che rinsavisca oppure mettersi a piangere (o a ridere). Si affretta a sussurrargli "se proprio devi farla pagare, per lei sono solo venti. Nel conto c'è anche il prezzo dei fiori"


Ovviamente sento tutto.


Senza fare una piega, mi alzo.


Prendo il portafoglio e gli butto i soldi sul tavolo, a mo di sfregio.


Gli volto le spalle, senza dire una parola, e me ne vado.


Non l'ho mai più nè visto nè sentito.

3 commenti:

  1. U mamma...ma chi li ha inventati gli esseri così???

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  2. Hmmmm io, sinceramente, non pensavo si potesse arrivare davvero a questi livelli.

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  3. ok, vi racconto un segreto.

    La storia delle estenscion (si scrive così, vero? O.o) e del regalo sono intimamente legate.

    Tu puoi avergli fatto vedere trecento volte quel ciondolo.. per lui (e per ogni uomo in quella situazione) quel ciondolo non esiste.. dimenticato circa un pio di nanosecondi dopo che hai cercato di farglielo vedere.

    Io vado in giro col notes apposta altrimenti regalo peluches a manetta prendendomi le meritate cazziate.

    Consiglio per l'universo femminile: volete er regalo qualcosa?
    Soluzioni possibili
    1)andate a comprarlo con lui
    2)scriveteglelo su un bigliettino o chiamatelo al cellulare se sapete quando va a comprarlo

    Sarete più contentientrambi

    *fine del momento di saggezza dell'abbordatore fatalista*

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